Sabato 20 Aprile 2024

L’Italia non basta, il Napoli allarga i confini

Successo netto sul campo dell’Eintracht e quarti di Champions ipotecati: a segno Osimhen e Di Lorenzo, rigore parato a Kvaratskhelia

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EINTRACHT

0

NAPOLI

2

Primo tempo: 0-1

EINTRACHT (3-4-3): Trapp, Tuta, Jakic, Ndicka, Buta (24’ st Knauff), Kamada, Sow, Max (47’ st Lenz), Lindstrom (24’ st Borré), Kolo Muani, Gotze (36’ st Alidou). All. Glasner.

NAPOLI (4-3-3): Meret, Di Lorenzo, Rrahmani, Kim, Olivera, Anguissa (35’ st Dombelè), Lobotka, Zielinski, Lozano (35’ st Elmas), Osimhen (39’ st Simeone), Kvaratskhelia (39’ st Politano). All. Spalletti.

Arbitro: Soares Dias (Por).

Reti: 40’ pt Osimhen, 20’ st Di Lorenzo

Note: ammoniti Kim, Gotze, Elmas, espulso Kolo Muani al 13’ st. Al 36’ Trapp ha parato un rigore a Kvaratskhelia. Recupero 1’+5’.

Nessuno può fermare questo Napoli, adesso anche in Europa cominceranno davvero a pensare che l’anno d’oro dei ragazzi di Spalletti non riguarda soltanto il campionato. Vincere l’andata in casa degli ottavi in casa dell’Eintracht dominando in modo così netto sul piano della manovra è un certificato di qualità europea del gioco di Osimhen e compagni, e un avviso a tutti i naviganti.

E dire che i partenopei avevano anche sprecato l’occasione per passare in vantaggio dopo un rigore regalato da un’ingenuità di Tuta che calcia Osimhen sul rimbalzo del palo colpito da Lozano, ma dal dischetto Kvaratskhelia si fa ipnotizzare da Trapp. Pochi minuti dopo Osimhen non sbaglia sull’assist di Lozano, e avrebbe anche raddoppiato subito se non fosse partito in fuorigioco.

Nella ripresa l’Eintracht resta in dieci per un’entrata di Kolo Muani giudicata eccessiva dall’arbitro: rosso diretto, forse troppo severo, e l’Eintracht non avrà il suo attaccante più pericoloso neanche nel ritorno del 15 marzo. Cosa che rende ancora più difficile la rimonta, ma contro un Napoli che gioca così bene puoi anche averli tutti...

Il raddoppio è un gioiello collettivo, dal tocco morbido di Anguissa a innescare Kvarastkhelia che di tacco libera Di Lorenzo. Anguissa che poi sfiora il tris girandosi da terra e mandando il pallone vicino al palo. Alla fine anche Osimhen che brontola con Spalletti per il cambio è un sintomo della fame di una squadra che continua a stupire tutti.