Giovedì 25 Aprile 2024

Lisa, il riscatto nel mirino: "Mi sono ritrovata"

Nuovo assalto di Vittozzi al trono del biathlon: "Serve la svolta per la mia carriera, ho scelto Romanin come tecnico e ora ho fiducia"

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di Gianmario Bonzi

La stagione del riscatto e della definitiva consacrazione dopo due anni difficili o comunque non all’altezza delle enormi aspettative? Forse ci siamo. Lisa Vittozzi è pronta a riprendersi quel proscenio che già sembrava poter essere suo nel mondo del biathlon a marzo 2019 e che inaspettatamente poi le è sfuggito di mano. Dalle percentuali al poligono crollate, a una sfiducia di base, passando dalle incomprensioni con Dorothea Wierer (su tutte, il rifiuto dell’altoatesina a gareggiare nella staffetta iridata di Östersund 2019, salvo poi vincere l’oro nella mass start del giorno dopo), fino all’ultima estate vissuta nel segno più positivo possibile. Ora è tempo di guardare avanti. Lisa in primavera ha chiesto e ottenuto di potersi allenare con un tecnico di propria fiducia. Un segnale, una tappa di passaggio fondamentale per ritrovare lo smalto.

Lisa, come sta?

"Fisicamente bene, abbiamo lavorato due settimane prima delle gare al nord in preparazione alla Coppa del Mondo, e quindi il motore era ancora un po’ ingolfato, ma sicuramente la condizione cresce e già mi sentivo abbastanza bene".

Com’è andata la preparazione?

"La preparazione è andata molto bene, non ho avuto problemi fisici e tutto ha funzionato per il meglio. Ho lavorato molto soprattutto sul ritrovare me stessa: negli ultimi due anni avevo perso un po’ la retta via. Ma con le persone giuste al mio fianco penso di averla ritrovata".

Quanto è stato importante per lei, appunto, poter lavorare di nuovo con Romanin, allenatore di sua fiducia?

"E’ stato molto importante per me averlo, mi conosce da quando ho iniziato a fare biathlon e quindi c’è molta fiducia tra noi: per me è fondamentale. Abbiamo un bel dialogo e capisce le mie necessità; sono molto contenta del lavoro svolto".

Ha fatto qualche allenamento particolare in ottica tiro a terra?

"Ho lavorato moto sul tiro, è la mia forza, ma andava ritrovato e migliorato e sono soddisfatta".

I tracciati olimpici di Pechino non li conosce nessuno e vale anche per altri sport. La cosa la preoccupa o no? Avete qualche news sui poligoni? (vento, ecc, ecc?)

"I tracciati non li conosce nessuno, quindi siamo tutti sulla stessa barca. Non mi preoccupa non sapere com’è il tracciato, mi adatto facilmente a qualsiasi cosa. So solo che è un luogo molto ventoso, quello sì".

Ci sono delle avversarie in crescita particolare o che vede molto forti rispetto a un anno fa?

"Negli ultimi anni il livello si è alzato molto, quindi le avversarie sono tutte da temere".

Vi è mancato un punto di riferimento come Dorothea Wierer durante l’estate o la cosa per voi non ha fatto differenza?

"In realtà ci siamo allenati separati solo tre mesi, poi abbiamo sempre fatto la preparazione con gli altri, quindi i riferimenti ci sono sempre stati".

L’estate com’è andata?

"Ho giocato molto a tennis che è uno dei miei hobby preferiti, avevo iniziato da piccola e mi è tornata la passione. Mi diverte molto e penso sia anche un buon allenamento mentale. Sono andata poi in vacanza in Puglia, a settembre, amo viaggiare e scoprire posti nuovi".