Mercoledì 24 Aprile 2024

Lippi, basta panchine. "Ma non finisce qui"

L’annuncio: "Non allenerò più". Il ct mondiale si rilassa nella sua Viareggio. "Futuro? Potrei dare un mano in altri ruoli". La Figc ci pensa

Migration

di Enrico Salvadori

Lo aveva fatto capire in modo molto chiaro già da tempo, ieri lo ha detto ufficialmente. Marcello Lippi non siederà più su una panchina e non è una notizia che può scivolare via così, quasi tra le righe. "Ho chiuso definitivamente con il lavoro di allenatore. E’ giusto così. Magari potrei essere utile in altri ruoli. Vediamo. Ma fino a primavera niente. Ora è inutile parlare di aria fritta".

Le parole rilasciate da Marcello a Radio Sportiva diventano la certificazione di un passo ufficiale. Per il tecnico italiano che ha vinto più di tutti. Cinque volte tricolore con la Juventus in due periodi, il primo allenatore della storia del calcio ad aver vinto le massime competizioni internazionali a livello di rappresentativa nazionale, con l’Italia in cima al mondo nel 2006, e anche di club visto che ha condotto la Juve all’ultimo successo nella Champions 1995-96 e la stagione successiva ha conquistato la Coppa Intercontinentale a Tokyo, battendo il River Plate. Solo un collega lo ha raggiunto in questa classifica davvero speciale: Vicente Del Bosque che ha trionfato nelle stesse competizioni col Real e la Spagna. Dopo la conclusione del suo ciclo sulla panchina della nazionale azzurra, al termine del non fortunato mondiale sudafricano del 2010, Lippi è tornato ad allenare due stagioni dopo. Ha scelto una grande esperienza in Cina dove ha confermato il suo ruolo di tecnico vincente che non conosce confini: con il Guangzhou Evergrande subito vittoria nel campionato e nella coppa cinese e nell’anno successivo, il 2013, trionfo nella Champions League asiatica.

Ma ora tutti si chiedono cosa farà Marcello. Si rilasserà nella sua Viareggio e in altre zone del mondo che ama come la Spagna: battute di pesca, viaggi seguendo anche le sorti del Viareggio Calcio che proprio lui ha fatto risorgere dalle ceneri. Ma Marcello non ha ancora l’intenzione di vestire i panni del pensionato. Nel luglio scorso erano filtrate notizie che la Figc gli avesse proposto il ruolo di direttore tecnico delle nazionali azzurre. L’accordo veniva dato per vicinissimo ma poi non si è saputo più nulla. Che sia quello il suo futuro? Chissà.