Sabato 20 Aprile 2024

L’Inter cambia anche Mou: "Complimenti all’arbitro"

"Non era una partita facile: ci fosse stato lui al posto di Di Bello, avremmo vinto a Napoli". Il saluto al 72’ ai tifosi nerazzurri che lo acclamano

di Mattia Todisco

Il secondo ritorno da ex di José Mourinho a San Siro è stato nuovamente amaro. Un 3-1 netto per la prova e il risultato, dopo il 2-0 di Coppa Italia in febbraio e lo 0-3 all’Olimpico di poche settimane prima. Applaudito al momento delle formazioni e durante la partita solo al 72’ (cori ai quali il tecnico ha risposto con un timido saluto dalla panchina) il portoghese accetta la sconfitta. "Io amo l’Inter e l’Inter mi ama, ma io voglio vincere tutte le partite. Ovviamente sarei contento se i nerazzurri vincessero lo scudetto e adesso posso dirlo perché abbiamo affrontato tutte le squadre della parte alta della classifica, ma amo il mio lavoro e sono pagato per vincere – dice a Dazn - Loro sono la squadra più forte del campionato. Noi non abbiamo Gosens in panchina, lavoriamo con Zalewski che è giovane e fa degli errori". Nella sua analisi Mou si complimenta con il direttore di gara, Simone Sozza, bersagliato sui social nei giorni scorsi per il solo fatto di essere nato a Milano: "Sono contento perché era una partita difficile e ha fatto una buona gara. I giocatori lo hanno aiutato. Ci fosse stato lui e non Di Bello la settimana scorsa avremmo vinto a Napoli". Non può che essere soddisfatto, sul lato opposto, Simone Inzaghi. "Temevo molto questa gara tre giorni dopo il derby – dice – Avevamo speso tanto e la Roma non perdeva da dodici partite. Serviva una prestazione di valore e i ragazzi sono stati bravissimi. Lautaro? Aveva solo bisogno dei gol, ma non è mai stato un problema. C’è stato un periodo in cui non ne ha fatti, però arrivava sempre davanti al portiere. Ora sta benissimo, deve continuare così, come gli altri attaccanti". A fine annata si dovrebbe discutere del rinnovo. In tema allenatore, Beppe Marotta ha negato nel pre-partita di aver detto no al ritorno di Mou nel 2018: "Non è vero, scegliemmo Conte in modo netto. E inoltre il portoghese era accasato. La scelta è stata giusta visti i risultati".