Mercoledì 24 Aprile 2024

Leclerc, rinnovo in stand-by: "Non c’è fretta"

Il monegasco ha ancora due anni di contratto: "Prima pensiamo a vincere". Ma piace alla Mercedes per il dopo-Hamilton

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di Leo Turrini

Intendiamoci subito: non è un campanello d’allarme. E mai e poi mai mi permetterei di paragonare Leclerc all’interista Skriniar o al già ex romanista Zaniolo, per carità. Però…

Però sta diventando vagamente inquietante questa storia di un contratto, quello che lega Carletto alla Ferrari, in scadenza a fine 2024. E non ancora rinnovato.

Chi conosce i meccanismi della F1 (e dello sport business in generale) sa bene come certe intese “pesanti” vengano negoziate con largo anticipo. Alonso firmò nel 2008 per trasferirsi a Maranello nel 2010. Raikkonen si legò al Cavallino nel 2005 sapendo di arrivare nel 2007. E potrei fare altri esempi.

Le parole. Interpellato ieri sull’argomento, Leclerc ha spedito la palla in tribuna: "Non è urgente – ha spiegato con un sorriso –. Ora la priorità è vincere. Quando verrà il momento, ci troveremo per parlare".

Fred Vasseur, che peraltro ha un legame molto stretto con il monegasco, aveva già detto le stesse cose, appena entrato al reparto corse.

Può darsi benissimo che i due abbiano l’accordo in tasca, come l’intero popolo Ferrarista si augura. E sempre ieri Carletto ha deliziato i fans con una frase da incorniciare: "Forza Ferrari, per sempre".

Il bilancio. Leclerc sta per iniziare la quinta stagione a bordo della Rossa. Per due anni ha fatto coppia con Seb Vettel, accelerandone il pensionamento. Nell’ultimo paio di stagioni ha coabitato con Carlos Sainz. I due vanno d’accordo: "Ci spingiamo a vicenda – ha detto Carletto –. Ci frequentiamo anche fuori pista, fra padel, golf e scacchi. Poi ognuno vuole essere più veloce dell’altro ed è normale così".

È invece decisamente meno normale che tra il 2019 e il 2022 Carletto abbia vinto appena cinque Gran Premi. Non è dipeso da lui: raramente ha avuto a disposizione una vettura competitiva. E l’anno scorso la rottura con Mattia Binotto ha accentuato un disagio che poteva essere evitato.

Scenari. Bene. L’auspicio, ovvio, è che entro l’estate la firma sul sospirato pezzo di carta arrivi (e il discorso vale pure per Sainz, anche lui in scadenza a fine 2024). Anche perché non è un mistero per nessuno l’interesse di Toto Wolff per il monegasco. Hamilton, soprattutto se riuscisse a conquistare la sospirata ottava corona, mollerebbe la presa, Lewis ha già raccontato di essere pronto per un’altra vita. A quel punto Mercedes, che peraltro si fida moltissimo di Russell, chi credete andrebbe a cercare?

Elementare, Watson. Nonché, trattandosi di Wolff, "attenti al lupo".

Potendo, meglio non correrli, certi rischi.