Lautaro regala l’ultima speranza all’Inter

La doppietta dell’argentino nella ripresa stende il Cagliari e tiene aperta la volata scudetto, dopo il gol di Darmian. Sardi sul baratro

Migration

di Mattia Todisco

Lo scudetto si giocherà all’ultima giornata. Dopo aver ascoltato le notizie provenienti da San Siro, l’Inter risponde alla vittoria pomeridiana del Milan e vince 3-1 a Cagliari con la doppietta di Martinez e il gol di Darmian, contro i quali non basta il sinistro vincente di Lykogiannis. Un successo meritato, contro una squadra alla rincorsa dei tre punti che avrebbero permesso di scavalcare la Salernitana al quartultimo posto. I rossoblù mostrano inizialmente l’atteggiamento da ultima spiaggia: pressing continuo, corsa, contrasti, a sopperire a una differenza tecnica evidente contro la seconda forza del campionato.

Costretta a vincere tanto quanto i sardi, la squadra di Inzaghi mostra la filosofia di sempre, parte dal basso con un palleggio insistito e appena può prende campo. Segna anche, con Skriniar, che prende il palo e sulla ribattuta ci mette un avambraccio di troppo (ravvisato dal Var dopo l’iniziale convalida di Doveri). Calhanoglu conferma di avere il piede caldo sui piazzati, che mettono spesso in difficoltà i padroni di casa. Anche Perisic ribadisce di essere una spanna sopra la media pennellando al 25’ il pallone su cui Darmian sovrasta Lykogiannis per lo 0-1. Sotto nel punteggio, la preoccupazione del Cagliari sembra soprattutto quella di restare attaccata al match. Lascia la palla alla squadra più forte e prova a resistere alle folate offensive di Lautaro e compagni. Sui piedi dell’argentino capitano un buon numero di opportunità, sventate da scivolate, pali, interventi miracolosi di Cragno quando la prima frazione è ormai al tramonto.

Il centro personale arriva in avvio di ripresa, al 6’. Sul lancio di Barella il "Toro" fa una giocata da centravanti puro, difendendo la posizione con il corpo mentre Altare si affanna a bloccarlo in ogni modo. La conclusione, potente, fulmina l’estremo difensore a cui stavolta mancano armi per opporsi. Nel momento della gestione emergono però le difficoltà dell’Inter. Il Cagliari dimezza lo svantaggio quasi immediatamente, sfruttando la capacità balistica di Lykogiannis dalla distanza. Il pallone finisce nell’angolo alla sinistra di Handanovic, forse deviato da Skriniar con la testa. Per i sardi è una sveglia, lo stimolo che serve per crederci ancora. Handanovic vede piovere qualche pallone in area alla ricerca di una deviazione, ma la tempesta passa e la partita torna sui precedenti binari: i nerazzurri palleggiano, il Cagliari aspetta il momento propizio per acciuffare il pari. Cominciano i cambi, Agostini chiede a Keita il guizzo dell’ex, Inzaghi ne cambia quattro tra cui uno spento Dzeko. Perisic e Martinez hanno la palla buona per chiudere i giochi, mancano il bersaglio ma solo momentaneamente. L’argentino, a 5’ dalla fine, supera Cragno con un pallonetto e rimanda i giochi scudetto all’ultimo turno.