Martedì 23 Aprile 2024

Lautaro e l’Olimpico: Inzaghi, ritorni difficili

L’Inter con il rebus sudamericani contro la Lazio dopo le partite delle nazionali. Il ‘Toro’ e Correa ci sono, Vidal e Sanchez no

Migration

di Mattia Todisco

Come a settembre, peggio che a settembre. I sudamericani dell’Inter, di ritorno dagli impegni con le nazionali, avranno ancora meno tempo per riposare prima di vestire la maglia del club: un mese fa avevano giocato di domenica, stavolta dovranno anticipare di un giorno. La partita tra Argentina e Perù è terminata alle 3.30 italiane di due notti fa. In campo dall’altra parte del mondo c’erano anche Lautaro Martinez e Joaquin Correa, attesi a Roma da Simone Inzaghi per Lazio-Inter di oggi alle 18. Brasile-Uruguay è finita addirittura alle 4.30, vi ha partecipato Vecino. Vidal e Sanchez hanno finito alle 4 nella vittoria del Cile contro il Venezuela, non andranno nemmeno nella capitale e saranno a disposizione solo per martedì in Champions. "Una situazione particolare, bene ha fatto la Liga a posticipare gli impegni di Real e Atletico Madrid. Avremmo dovuto parlarne a inizio stagione. In ogni caso abbiamo delle alternative in quelle zone di campo", è stato il commento di Simone Inzaghi. E meno male che delle tre partite facenti parte di questo blocco per le nazionali Martinez ha saltato la prima e Correa ha giocato da titolare solo una volta (proprio in sostituzione del compagno di squadra). Non è abbastanza per pensare di poter avere i giocatori al 100% dell’efficienza perché il viaggio transoceanico resta, nel caso di Lautaro ci sono 80’ nelle gambe a pochissime ore di distanza.

C’è una questione di prevenzione che andrà valutata, considerando che siamo a ottobre, la stagione è lunga e che non si parla di un elemento qualsiasi della rosa. Sebbene Inzaghi parli di "affrontare una partita alla volta", è naturale dover pensare anche alla partita contro lo Sheriff di martedì. Per questo oggi, in una gara dal sapore particolare contro la squadra in cui è stato per 21 anni da calciatore e allenatore, Inzaghi dovrebbe affidarsi a Perisic come seconda punta al fianco di Dzeko. Difficilmente opterà per il 3-5-1-1 perché Sensi è ancora fuori dai convocati e Calhanoglu è acciaccato: altri giocatori in grado di giocare da sotto punta non ce ne sono. Compito dello staff tecnico e medico sarà capire quanti minuti possono garantire i due argentini, se abbastanza per dover effettivamente abbandonare le opzioni di emergenza e organizzare una "staffetta" già vista contro la Sampdoria il 12 settembre, in una situazione simile. Allora, come detto, i calciatori erano però arrivati in ritiro con un pizzico di anticipo in più rispetto al caso odierno.