Martedì 23 Aprile 2024

Tour de France 2019, Mikel Landa: "Nibali non punta alla classifica? Non ci credo"

Il basco: "Vincenzo dice di esser qui per una tappa e la maglia a pois? Lo capiremo presto"

Alejandro Valverde, Nairo Quintana e Mikel  Landa (foto Ansa)

Alejandro Valverde, Nairo Quintana e Mikel Landa (foto Ansa)

Roma, 4 luglio 2019 - "Nibali dice che corre per la maglia a pois e per vincere una bella tappa? Finché non lo vedo perdere terreno in classifica, non ci credo". Parola di Mikel Landa, uno che il siculo lo conosce bene. Al Tour de France 2019, che scatta il 6 luglio da Bruxelles, il basco parte come capitano della Movistar, accanto a Quintana: non fa mistero di puntare al podio, ma è altrettanto convinto che lo stesso obiettivo ce l’abbia anche il suo ex compagno italiano. "Non credo proprio che sia qui per non puntare alla classifica. Lo capiremo presto: se non resterà indietro, sarà uno degli uomini da tener d’occhio", conferma Landa, che al via si presenta con grande fiducia. "Ho concluso il Giro in crescendo e so di poter far bene anche in Francia. Dopo la corsa rosa ho lavorato in tranquillità e ho ritrovato in fretta la forma che volevo per questa gara".

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Al Tour, il basco condividerà la leadership con Nairo Quintana, reduce da due partecipazioni in Francia non brillantissime: per il colombiano questa edizione è un po’ uno spartiacque, considerato che il tracciato gli strizza l’occhio. "È vero, quello di quest'anno è un percorso decisamente adatto a me, perché ci sono tante tappe di montagna e diverse salite che vanno sopra i 2000 metri, anche se ormai sono tanti i corridori che si allenano costantemente in altura. Fuglsang se la giocherà sicuramente: sarà uno degli avversari più temibili. Colombia al potere? È vero, quest'anno c'è davvero la possibilità di un podio tutto colombiano. Non è fantaciclismo, anche se forse immaginare un podio tutto colombiano è troppo. Ma è effettivamente una possibilità", conferma Quintana, salutato prima del via dall’ambasciatore della Colombia a Bruxelles, Felipe Garcia Echeverri, che ha voluto trasmettere a lui, come agli altri colombiani, tutto il sostegno del popolo sudamericano.

Con Landa e Quintana c’è anche Alejandro Valverde, fresco di complimenti di Eddy Merckx: intervistato in questi giorni, il Cannibale ha detto che l’iridato è il campione che più gli assomiglia perché punta al successo in tutte le gare alle quali partecipa. "Arrivo a questo Tour con un peso inferiore al solito. È una prova, anche se non ho voluto esagerare troppo. Avrei dovuto disputare il Giro d'Italia, ma la caduta prima della Liegi mi ha costretto a cambiare i programmi. Stare lontano dalle corse non è stato facile, sono rientrato bene alla Route Occitane, dove ho vinto e questo fa bene al morale", le parole del marciano.