Martedì 16 Aprile 2024

L’addio di Vettel, campione e gentiluomo

A fine stagione Seb si ritirerà: dai quattro mondiali con la Red Bull ai rimpianti con la Ferrari, un pilota che ha segnato un’epoca

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Sebastian Vettel, 35 anni, nelle ultime due stagioni ha corso con l’Aston Martin senza grandi acuti: ma. in quella passata è stato il pilota con più sorpassi, ben 132

di Leo Turrini

Danke, Seb. Grazie, Vettel! Quindici anni dopo un fugace debutto in America al volante di una Bmw, il quattro volte iridato di F1 annuncia il congedo a fine stagione. "Me ne vado ringraziando tutti – ha detto il pilota tedesco –. Finirò l’anno al volante della Aston Martin, poi rifletterò serenamente sul mio futuro, continuando a battere contro ogni forma di discriminazione".

Per Schumi. Ho conosciuto Vettel quando ancora era un ragazzino. Il primo a segnalarmelo fu un certo Michael Schumacher. Eravamo in Turchia, Schumi con la Ferrari passò un’ora delle prove libere tallonando il terzo pilota della Bmw. Andai a chiedergli perché. Mi rispose: "Quel collaudatore è un mio fan, da bambino veniva a guidare il kart sulla pista di mio padre, a Kerpen. Volevo capire come se la cava…".

I trionfi. È tutto vero: Seb idolatrava Michael, dormiva con il suo poster in camera e come premio per le promozioni a scuola si faceva portare a Fiorano a vedere Schumi in pista con la Rossa.

Con simili premesse, era inevitabile per Vettel sognare il Cavallino. Prima si è fatto le ossa in Toro Rosso: nel 2008 si aggiudicò con la ex Minardi il Gp d’Italia, diventando il più giovane driver di sempre a vincere una corsa di F1. Poi passò in Red Bull e con la macchina del genio Adrian Newey portò a casa 4 mondiali consecutivi (2010, 2011, 2012, 2013), battendo sistematicamente il Ferrarista Alonso.

Il rimpianto. A Maranello Seb è arrivato nel 2015, con Marchionne e Arrivabene. Ha dato tutto alla causa, formando una bella coppia con l’amico Kimi Raikkonen. Si è scontrato con una Mercedes imbattibile, anche se resta il rammarico per l’autogol di Hockenheim nel 2018: leader del campionato e della corsa, il tedesco finì fuori strada per un banale errore. E da allora non fu più lui.

Il giudizio. Vettel lascia il ricordo di un pilota velocissimo nei suoi giorni migliori. Forse non valeva Hamilton ma ha emozionato i fans della Rossa nelle sei stagioni in cui ha corso per il Cavallino. Con la Ferrari ha chiuso quando spuntò la stella di Leclerc, però da gran signore: "Charles è più forte di me – disse –. Gli auguro di riuscire dove io ho fallito".

Un campione, sempre e comunque. Grazie, Seb. Danke, Vettel.