Venerdì 19 Aprile 2024

"La vita è bella, non pensate solo ai social"

Francesca Piccinini nella Hall of Fame del volley: "Nonostante la pressione, mi sono sempre comportata come volevo. E ho realizzato i sogni"

di Doriano Rabotti

Francesca Piccinini non gioca più, ma è sempre la divina del volley italiano. E anche la Fipav ha voluto rendere omaggio a lei e alle sue compagne che con l’Italia seppero vincere l’unico titolo mondiale nella storia del nostro volley femminile. Era il 2002, il luogo del miracolo era Berlino, l’allenatore Marco Bonitta, il gruppo azzurro unito come raramente si vede anche negli sport di squadra al massimo livello.

Oggi Francesca ha smesso, ha 42 anni, ma è sempre uno dei volti più famosi del nostro volley femminile. E per questo sa benissimo che cosa ha passato la sua amica Paola Egonu, stritolata dalla pressione dei social nell’ultimo mondiale. Di questo e di tanto altro abbiamo parlato con Francesca, che non è stata solo una grande atleta: è una donna moderna che sa come prendersi quello che merita.

Francesca, vi hanno inserito nella Hall of Fame: era necessario aspettare vent’anni, o hanno solo atteso che lei smettesse, è stata l’ultima a farlo...

"Non credo sia stato per questo. Certo ci hanno messo parecchio tempo, ma non penso che abbiano aspettato che l’ultima delle dodici smettesse. Però sono contenta perché questo premio riconosce il fatto che abbiamo fatto qualcosa di magico".

A vedervi sembra che non vi siate mai lasciate, come se l’ultima palla fosse caduta ieri.

"Esserci ritrovate insieme a Bologna per ricevere questo premio giusto è stato bello. Ce lo meritavamo. Sono passati vent’anni, meglio tardi che mai".

Si parla tanto dell’esempio degli sportivi. Voi avete fatto capire prima di tutto alle vostre eredi che si può fare, anche se ancora non vi hanno emulate.

"Si può fare tutto, ancora oggi quando giro per i palazzetti mi riconoscono e mi trattano come un’icona e questa è la cosa più bella. Per anni abbiamo ispirato tantissime ragazzine, io voglio continuare ad impegnarmi e farò qualsiasi cosa per far appassionare i giovani a questo sport fantastico".

Lei ha vissuto sempre sotto i riflettori, come succede ora a Paola Egonu. Come si vive da ’esempio’ che non ha il permesso di sgarrare o di mostrarsi debole?

"Io mi sono sempre comportata come desideravo, anche se sono un’atleta di alto livello ho sempre cercato di fare tutto nel segno del rispetto, il mio e quello verso gli altri. Però la vita è talmente bella che è giusto anche godersela. Io sono questa e lo sono sempre stata, una persona semplice che ha creduto tanto nei propri sogni e alla fine li ha raggiunti".

Lei è molto amica di Paola Egonu, e ha subito la stessa pressione quando ancora i social non c’erano. Come si gestisce questo peso?

"Sicuramente oggi è diverso rispetto ai miei tempi, i social non c’erano e la pressione non mi ha mai portato a guardare quello che pensavano gli altri, ho sempre ragionato con la mia testa. Tanto quelli che giudicano ci saranno sempre, quelli a cui non va come ti comporti o quelli che pensi non cambieranno idea. L’importante è essere tranquilli e sereni dentro".

A proposito di tranquillità: che effetto le ha fatto ritrovare tutte le sue ex compagne e il ct Marco Bonitta?

"E’ stato molto bello, ci eravamo ritrovate solo due anni prima, ma appena ci siamo viste chiacchieravamo come delle pazze, in ascensore. Il legame che abbiamo è fortissimo, anche se tra famiglie e impegni di lavoro non riusciamo a vederci spesso"

E’ vero che farete i mondiali over 40, come ha annunciato lei?

"Ma no, era una battuta fatta per stemperare, stavano piangendo tutti durante la premiazione..."