Sabato 20 Aprile 2024

La vera vittoria di Spalletti

Paolo Franci

accostamento è straordinario. Perché vincere il Premio Bearzot ed essere paragonati al ct campione del mondo è molto più di un grande riconoscimento. La giuria, capitanata dal numero uno della Figc Gabriele Gravina, glielo ha assegnato non solo per i formidabili meriti pallonari, ma anche per l’impegno nelle cose di tutti i giorni. Luciano Spalletti guarda alla diagonale sul campo, ma anche a quelle della vita. Si spende con Kvara e Mario Rui, ma poi incontra il presidente federale e con l’entusiasmo di un fanciullo gli parla di un progetto comune nelle scuole di Napoli.

E infatti nelle ragioni del premio se ne sottolinea l’attitudine all’insegnamento. Chi non lo avesse visto si vada a guardare su Youtube il video di Big Luciano che spiega ai bimbi come sport e studio pari siano, dicendo che "Di Lorenzo è capitano perché ha la pagella migliore". A suo modo Spalletti, che viaggia svelto verso il suo primo scudetto, è anche un incredibile rivoluzionario. E non solo sul campo con quel suo calcio disneyano. Il presidente Gravina dice che serve "imprenditorialità", che è necessario un "elettroshock" a livello culturale prima di tutto, per rimettere il pallone in equilibrio, rifondandolo dal punto di vista della sostenibilità economica. Ebbene, Spalletti, forse, può essere la corrente di quell’elettroshock. La prova che si può vincere senza svenarsi. Non solo un modello, ma un esempio da seguire.

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