Mercoledì 24 Aprile 2024

La vera Superlega è la Premier Con quei soldi si prende tutto

Giuseppe

Tassi

Se Zaniolo va al Bournemouth invece che al Milan, questo significa che la via italiana al calcio non è più al passo coi tempi, perché non sa monetizzare al meglio la sua prima risorsa, che è il campionato.

Anche per questo i club ribelli della Superlega (nel gruppo c’erano al tempo anche Inter e Milan) avevano cercato una loro strada per potenziarsi, per moltiplicare i proventi e restare competitivi nel confronto con le società di Premier. Al momento l’Uefa ha messo al bando ogni progetto alternativo alla Champions e respinto i ribelli. Ma perché il calcio resti uno sport affascinante e ricco di suggestioni serve un riequilibrio economico. Altrimenti denari e talenti rotoleranno inesorabilmente verso la Premier, lasciando gli altri fuori dell’orbita del grande calcio. Ci pensino Ceferin, numero uno Uefa, e i dirigenti italiani perché questo è il momento giusto per rivedere un sistema pericolosamente schiacciato dal modello inglese.