Giovedì 18 Aprile 2024

La Superlega è ancora viva Oggi il primo round alla Ue

I promotori ricorrono alla Corte di Giustizia per il diritto alla concorrenza. Oggi l’Avvocato Generale darà il suo parere in attesa della decisione nel 2023

LOSANNA (Svizzera)

La Corte di giustizia dell’Unione europea darà oggi un primo indizio sull’evoluzione del conflitto attorno al progetto della Superlega. In questa controversia - portata davanti ad un giudice di Madrid, poi deferita alla Corte del Lussemburgo - la decisione della Corte è attesa nei primi mesi del 2023, ma l’avvocato generale Athanasios Rantos darà il suo parere consultivo, cioè non vincolante per i giudici. La Uefa - che organizza Champions, Europa League e Conference League - "abusa della sua posizione dominante" quando minaccia di sanzionare i club promotori della Superlega, riservata ad un numero ristretto di società? Dietro la questione posta dal Tribunale commerciale di Madrid - cui si è rivolta la società ESL (European Super League) - non c’è solo il futuro dei club nel Vecchio Continente - su tutti la Juve, che con l’Uefa ha aperto anche un altro contenzioso più pesante, quello nato dall’inchiesta penale di Torino - ma più in generale la possibilità per gli organismi sportivi di tutelare le proprie competizioni.

La Uefa, che aveva inflitto ai nove club ‘pentiti’ lievi sanzioni pecuniarie in cambio del loro impegno a non insistere, ha sospeso l’istruttoria disciplinare aperta nei confronti dei tre irriducibili, Juventus, Barcellona e Real Madrid, in attesa dell’esito del procedimento giudiziario. Ma lo spettro di un torneo ‘privato’ è riemerso a metà ottobre, con il lancio di una struttura chiamata A22 Sports Management. L’A22 e il suo principale lobbista, il tedesco Bernd Reichart, invitati successivamente nella sede dell’Uefa a Nyon, si sono trovati di fronte a un vasto fronte del ‘no’ - rappresentanti di club, leghe, giocatori e tifosi - riunito per riaffermare la contrarietà alla Superlega. Agli occhi dei giudici europei, però, conta solo la questione di principio: il diritto degli organismi sportivi di difendere i propri interessi come organizzatori prevale su quello alla libertà di concorrenza, pilastro della costruzione europea? Secondo Louis Dupont, uno degli avvocati della Superlega - 25 anni fa legale di Jean-Marc Bosman - "non si tratta di stabilire una legge del selvaggio West", ma di consentire che nello sport, come in qualsiasi attività economica in Europa, "ognuno ha il diritto di offrire al tifoso meglio che c’è". Il consigliere Uefa, Donald Slater, ha negato ogni "posizione monopolistica", sostenendo che un "campionato riservato ai club più ricchi è incompatibile con il modello sportivo europeo", basato sul "merito" - ovvero la qualificazione attraverso i campionati nazionali - e la solidarietà finanziaria.