Giovedì 25 Aprile 2024

La Juve su Gasp, ma è legato alla Dea fino al ’24

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di Fabrizio Carcano

Le sirene bianconere cantano per Gian Piero Gasperini. Forse è ancora presto, siamo solo a settembre, ma le voci di mercato dalla sponda bianconera di Torino rimbalzano fino a Bergamo, senza stupire. La Juventus in crisi di gioco starebbe pensando a Gasp per rifondare e aprire un nuovo ciclo dall’estate 2023, basandosi sul modello dell’Atalanta dei miracoli e dei risultati veri: il primo posto attuale, i tre terzi posti consecutivi dal 2019 al 2021, con anche due finali di Coppa Italia e un quarto di finale di Champions. Idea Gasperini per rilanciare la squadra e lavorare anche sui giovani con risultati immediati, senza aspettare. È una delle doti gasperiniane, fare bene anche con i giovani.

Discorsi prematuri, con Allegri ancora timoniere bianconero e Gasperini, sotto contratto fino al 2024, saldamente sulla plancia di comando di una Dea capolista e imbattuta, che può concretamente puntare al ritorno in Champions League. Traguardo che cambierebbe il quadro: se l’Atalanta tornasse nella più prestigiosa coppa continentale difficilmente il tecnico torinese lascerebbe Bergamo, dove sta costruendosi una carriera alla Ferguson nostrano, con la prospettiva di un ruolo manageriale una volta terminata l’esperienza in panchina. Ma una chiamata della Juventus, per un Gasperini torinese doc, legato da un rapporto quasi ventennale con i colori bianconeri, sarebbe difficile da rifiutare.

Quella tra la Signora bianconera e il 64enne tecnico di Grugliasco è infatti la storia di un rapporto lunghissimo, durato 19 anni, snodatosi in due diverse carriere prima da giocatore e poi da allenatore, ma senza mai arrivare al lieto fine della prima squadra. Dieci anni da calciatore delle giovanili dai 9 ai 19 anni (giocando con Paolo Rossi), fino alla Juve vera di Trapattoni con sei presenze e un gol in Coppa Italia nel 1977 ma senza esordire in A, altri nove anni da tecnico nel settore giovanile bianconero dal 1994 al 2003, dai Pulcini fino alla Primavera, in cui Gasp ha allenato, tra gli altri, Palladino, neo allenatore del Monza, e Paro, attuale vice di Juric. Peraltro Gasperini era stato accostato alla panchina bianconera nel 2019 e 2020: il suo era uno dei due o tre nomi, ma la Juve scelse prima Sarri e poi Pirlo. Che la prossima estate sia quella buona? La prospettiva Gasperini implica comunque, per la Juve, la necessità di portare a termine questo campionato con Allegri o con un traghettatore: la permanenza di Allegri è sempre in bilico e si esprimerà a breve il Cda. Il traghettatore in casa Juve c’è già: Montero, bandiera dei bianconeri, ed attuale allenatore dell’Under 19.