La Juve ritrova i gol perduti, è un altro scatto

Contro l’Empoli a segno con Kean e McKennie, poi doppio Rabiot: Allegri respira e ora tenta un’impresa quasi impossibile in Champions

di Paolo Grilli

Con un pieno di buone intenzioni, la Juve evita di lastricare strade infernali e come nel derby la spunta senza incertezze. I fuochi di artificio hanno brillato sullo Stadium, contro l’Empoli si è aggiunta un’altra tacca di solidità.

Che la prima firma sulla vittoria sia di Kean non è un caso: più che atteso, addirittura annunciato come l’uomo di una possibile mini-svolta, Moise ha timbrato dopo una manciata di minuti e ha condito la prestazione della sua corsa poderosa.

Signora scolastica, ma di buon piglio. Con le spaziature giuste e il pallone sempre veloce. Proprio il gol dell’1-0 è nato da una palla rubata e da un contropiede che ha visto Kostic esibire la specialità della casa, il cross in transizione.

Allegri fa girare bene i suoi con il 3-5-2, che garantisce la maggiore copertura dietro e tutta la densità del caso in mezzo, in mancanza di un tasso di creatività eccelso proprio in mediana.

A tal proposito, fa rumore l’esclusione dai titolari di Paredes, l’uomo che doveva illuminare la mediana come playmaker e preso quasi a furor di popolo giusto un paio di mesi fa. Piuttosto improbabile che l’argentino sia stato risparmiato per la Champions – a Lisbona martedì c’è da vincere col Benfica, ma il pass per gli ottavi resta una chimera – e la panchina iniziale di ieri sa di pesante rimandatura.

Come però è accaduto nelle spesso sciagurate uscite di inizio stagione, la Signora si è abbassata troppo col passare dei minuti, concedendo occasioni di pericolosità crescente alla squadra di Zanetti. Nulla di sconvolgente a impensierire Szczesny, ma il raddoppio di McKennie, in questo senso, ha scacciato quelle nuvole che sembravano addensarsi con in molte altre occasioni.

E la doppietta di un debordante Rabiot – a fare il paio con quella in Champions contro il Maccabi all’andata – ha sancito la nouvelle vague dell’ottimismo. Kean e McKennie in gol dopo sei e nove mesi, Rabiot che si sblocca coi fiocchi in campionato: segno che inizia a materializzarsi quel qualcosa in più tanto invocato da Allegri per trasformare una squadra a lungo inibita.

Dopo il derby, passato anche l’esame Empoli in questa volata fino alla sosta per i Mondiali che segnerà anche un lungo momento di riflessione per il club bianconero. Solo con un filotto di vittorie – mancano ancora le sfide con Lecce, Inter, Verona e Lazio – la rincorsa alle primissime posizioni sarà possibile e il posto di Allegri saldo sulla panchina. Quattro gol e diversi sorrisi in più. La risalita passa anche da serate come queste, quando si fa al meglio il necessario.