Venerdì 19 Aprile 2024

LA FESTA DEL BORGO

Davanti al maxischermo nell’area della Ducati la passione si scatena come per un concerto: il 15 dicembre la celebrazione in città

di Marco Santangelo

La Ducati se la sentiva. Alle 13 lo stabilimento di Borgo Panigale ha aperto i cancelli per accedere al maxischermo montato all’interno del parcheggio, per vedere insieme la corsa decisiva.

Sembra di essere allo stadio, tra addetti che chiedono alle persone accalcate davanti all’ingresso di fare un passo indietro, alle spalle una coda di automobili che fremono per entrare. Sventolano alte le bandiere con il marchio Ducati, qualcuno se ne sta avvolto nel tricolore mentre orde di motociclisti schierano le loro due ruote davanti alla casa madre. E ancora: trombette, fumogeni e cori che inneggiano a Pecco in un tifo rosso che arriva da ogni parte dell’Emilia-Romagna.

A pochi minuti dalla partenza l’aria si fa sempre più tesa, centinaia di seguaci si radunano nel prato ai piedi dello schermo. Gli occhi sono puntati lì, sulla pista, sulla bandiera a scacchi. Ogni pronostico è vietato, anche i bambini sulle spalle dei padri incrociano le dita.

Tre, due, uno si parte. Il rombo dei motori echeggia in tutto lo stabilimento e i tifosi si stringono gli uni agli altri. Ad ogni tentativo di sorpasso di Pecco Bagnania si provano emozioni contrastanti: l’orgoglio di essere a un passo dalla vittoria, la paura che un passo falso possa mandarlo fuori pista.

Ormai è questione di minuti. In prima fila un tifoso continua a ripetere: "Non mi sembra vero, dopo così tanto tempo, finalmente ci siamo". E di colpo, in una frazione di secondo, il sogno diventa realtà. La folla va in fibrillazione, decine di fumogeni rossi tingono il cielo, dagli zaini tutti estraggono i gadget che avevano tenuto nascosti per scaramanzia. Centinaia di mani in alto ad applaudire e a passarsi una sagoma di Pecco Bagnaia mentre nel maxi schermo, in diretta da Valencia, il campione sale sul podio. Neanche lo staff trattiene l’emozione, come per magia ora tutti indossano una maglietta che avevano tenuto nascosta per l’occasione, quella che ritrae la Ducati campione del mondo. Mentre un’addetta alla comunicazione strappa il foglio con tutte le istruzioni per il piano b, quello da attuare qualora la Ducati avesse perso. E infatti questo non è solo il momento dei tifosi, ma anche dello staff che radunato sotto il maxi schermo finalmente può stappare lo spumante e tagliare la simbolica torta. Tra di loro c’è anche Luca Canfarini, il direttore motori del reparto corse: "Ero qui nel 2007 e viverlo dopo 15 anni ha un sapore incredibile. Sono stati anni di lavoro estremo".

Pochi minuti dopo arrivano anche gli omaggi di Giorgia Meloni e Giovanni Malagò, del ministro Abodi e di Vasco Rossi, e del sindaco di Bologna, Matteo Lepore: "Storia, passione e innovazione sono le caratteristiche vincenti dell’azienda bolognese, ambasciatrice del nostro territorio nel mondo, eccellenza internazionale di cui andiamo tutti fieri". Il 15 dicembre la grande festa si terrà in centro, forse in Piazza Maggiore. Per il presidente della Regione, Stefano Bonaccini la vittoria è "il primato della ricerca e dell’innovazione, dell’altissima capacità industriale e manifatturiera che la Ducati e la Motor Valley esprimono da anni".