Giovedì 25 Aprile 2024

La Ferrari vuole mettere il muso davanti

La SF23 si è finalmente tolta i veli: la novità maggiore è la modifica dell’anteriore per poter tenere il passo della Red Bull

di Leo Turrini

Meglio chiarire subito, a scanso di equivoci: Max Allegri non c’entra. Però la nuova Ferrari da Gran Premio è…a corto muso, per usare una frase cara all’allenatore della Juventus.

La faccio breve: per quello che si è visto ieri, la SF23 ha nell’anteriore la novità più consistente. La sospensione è stata drasticamente modificata, con la ovvia intenzione di conquistare finalmente sull’asfalto quella stabilità che è il vero jolly della Red Bull.

Il resto, tecnicamente, viene di conseguenza. Nel senso che sono stati affinati, ma non rivoluzionati, tanti dettagli della vettura che aveva alimentato straordinarie illusioni nella primavera del 2022.

Poi le cose sono andate come si sa, il povero Mattia Binotto è finito in pentola come un tacchino sotto Natale e adesso il suo successore Fred Vasseur dice cose semplici e sagge: "Vogliamo vincere, la Ferrari non può avere altro obiettivo, siamo convinti di aver trovato affidabilità sul motore ma soltanto al debutto, in Bahrain, scopriremo dove siamo noi e come stanno messi i nostri avversari".

Leclerc e Sainz hanno intonato lo stesso ritornello e d’altronde quando sono sedici (16) anni che non tocchi palla, beh, mica puoi sparare proclami.

Anche se, sarà qui precisato a beneficio degli ottimisti, l’amministratore delegato Benedetto Vigna ha garantito che "la nuova Rossa non avrà precedenti in termini di velocità".

Chissà se qualcuno ha già informato Max Verstappen, eh.

La festa. Insomma, sempre lì siamo. Attesa spasmodica. Passione alle stelle. Tifosi in tribuna a bordo pista e fans attaccati fuori alle reti. Siamo nel nuovo millennio, ma ci sono amori del Novecento che non vogliono saperne di finire. E meno male.

Per questo è stata una bella trovata, una volta alzati i veli sulla creatura, spedirla immediatamente in pista. Un allegro sorteggio orchestrato da Vasseur ha regalato i primi due giri a Carletto e altri tre a Carlitos. Folla in delirio, al cuor non si comanda. Al cronometro vedremo.

Ha detto Leclerc: "Sono fiducioso, abbiamo lavorato sulle aree di debolezza della vecchia macchina, sentire il rumore del nuovo motore è stato esaltante".

Ha detto Sainz: "Dentro l’abitacolo mi sembrava di stare nel salotto di casa, la primissima sensazione è molto incoraggiante".

Il resto verrà. Verrà?

Com’è. Ho detto del corto muso, con tanto di intervento sul tirante dello sterzo. La macchina è stata testata e ritestata al simulatore. Filosoficamente l’approccio degli ingegneri e’ stato ’gradualista’.

Enrico Cardile, responsabile del telaio, ha chiarito: "Abbiamo agito sul muso e sulle sospensioni per aumentare la gamma di regolazioni apportabili alla vettura in pista".

Enrico Gualtieri, il capo dei motoristi, ha aggiunto: "Avevamo un limite di affidabilità, abbiamo cambiato le procedure di assemblaggio, siamo intervenuti sui componenti, al banco abbiamo avuto risposte convincenti".

Auguri, allora. A tutti. E di cuore, davvero.