C’è un italiano campione d’Europa. Per l’ennesima volta, perché Giovanni Guidetti, figlio e nipote d’arte che ha saputo superare i maestri, papà Adriano e zio Paolino, alla Champions che ha alzato ieri a Lubiana è ormai abituato. Quella di ieri è la quinta, vinta contro quel Conegliano dalla quale avrà l’anno prossimo Paola Egonu che passa al Vakifbank Ankara dal quale ieri è stata battuta 3-1 (25-22, 25-21, 23-25, 25-21), mentre l’opposto vincente di ieri, Haak, farà il viaggio in senso opposto verso il Veneto.
Per il tecnico modenese ormai trapiantato in Turchia si tratta della quinta Champions League a livello personale. E la sua squadra, alla quale proprio Conegliano ha tolto qualche mese fa il record mondiale di vittorie consecutive portandolo a quota 76, in questa stagione ha compiuto il grande slam vincendo tutti e cinque i trofei ai quali ha partecipato, compreso il mondiale per club ancora contro Conegliano in finale.
Sconfitta anche Trento nella finale maschile, 3-0 dai polacchi dello Zaksa.