Martedì 23 Aprile 2024

L’Inter pregusta un +2 all’ora del coprifuoco

A Marassi per vincere e seguire stasera da capolista Milan-Juve. Conte vuole imporsi anche senza Lukaku che può tornare a Roma

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di Mattia Todisco

Un altro Sampdoria-Inter, di nuovo senza Lukaku tra i titolari. Non sono molte le partite dell’ultimo anno e mezzo con il belga fuori dai primi undici in campo, si parla di 11 partite in tutti su 81 totali. Una di queste, lo scorso anno, fu proprio quella di Marassi. Il "9" di Conte entrò in campo solo nella ripresa, garantendo l’apporto di cui aveva bisogno la squadra avanti di due reti nel punteggio. Oggi alle 15, ora del fischio d’inizio, l’attaccante potrebbe accomodarsi in panchina o in tribuna, ma non verrà rischiato.

Ha rimediato un piccolo acciacco muscolare contro il Crotone, secondo il responso degli esami effettuati ieri mattina è riuscito a fermarsi in tempo per evitare lesioni. Potrà quindi esserci senza problemi domenica a Roma nella sfida ai giallorossi. Nel pomeriggio toccherà a Martinez e Sanchez (o Perisic) farne le veci, in una tappa fondamentale nella corsa scudetto. Con Milan-Juventus in serata, l’Inter deve sfruttare i punti che una o entrambe le contendenti dovranno lasciare per strada, considerando anche quanto il calendario sarà complicato nelle prossime settimane.

Dopo la Roma ci sarà la Coppa Italia contro la Fiorentina, quindi la Juventus, eventualmente ancora la Coppa Italia. Il 21 febbraio è in programma il derby di Milano, ancora distante nei pensieri di Conte, oggi concentrati sul confronto con i blucerchiati. Pochi i giorni di riposo tra una giornata e l’altra, ragion per cui qualche cambio negli uomini ci sarà. Fuori Vidal per Gagliardini, probabilmente anche Young per Darmian.

La difesa dovrebbe restare la stessa per dare continuità al trio Skriniar-De Vrij-Bastoni davanti al capitano Handanovic. Due gli ex da tenere d’occhio al Ferraris. Uno è Claudio Ranieri, per qualche mese sulla panchina nerazzurra tra il breve interregno di Gasperini e l’opportunità concessa da Moratti al rampante Stramaccioni. È stato l’ultimo a guidare l’Inter in un turno di Champions League a eliminazione diretta, perso nel doppio confronto con l’Olympique Marsiglia. Il secondo è Antonio Candreva, tornato nei ranghi blucerchiati a seguito di uno screzio con Ranieri che gli è costato una ramanzina e qualche giorno da fuori rosa. In estate si è trovato in poco tempo fuori dai piani di Conte e della società, "vittima" dell’acquisto di Hakimi e di qualche precedente contrasto con il tecnico nerazzurro nella parte finale della stagione 20192020. Ha il dente un po’ avvelenato, da ex ha segnato cinque volte all’Inter prima di vestirne i colori sociali.