Mercoledì 24 Aprile 2024

L’Inter aspetta Suning. Lukaku non perde tempo

Club al lavoro per presentarsi in ordine all’appuntamento Uefa del 31. Intanto Romelu va a segno col Belgio prima del tour de force

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di Mattia Todisco

Manca poco meno di una settimana al termine del 31 marzo entro cui le squadre europee sono chiamate a presentare all’Uefa la documentazione relativa alle licenze per le coppe della prossima stagione. Una deadline importante perché stabilisce la data entro cui bisogna sistemare i conti relativi all’anno solare precedente, con una differenza permessa del 15% per quel che riguarda gli emolumenti ai tesserati e senza ulteriori deroghe relativamente alle spettanze per gli altri club (a meno di un contenzioso in corso con motivate ragioni). Proprietà e dirigenza dell’Inter stanno lavorando da tempo per non farsi trovare impreparate al momento cruciale. Secondo quello che filtra ormai da settimane dall’interno della società, tutto verrà sanato nelle modalità ed entro la finestra prevista. Per gli stipendi ancora mancanti di novembre e dicembre 2020 ci sono degli accordi firmati con i tesserati (dovrebbero arrivare entro fine stagione), bisognerà invece dimostrare di aver provveduto al pagamento dell’ormai famosa prima rata di Hakimi al Real (10 milioni dei 40 totali) e delle restanti pendenze. È molto probabile, visti i tempi ristretti, che Suning metta a disposizione le cifre previste senza passare da un accordo di finanziamento per il quale si sta ancora lavorando e che non dovrebbe concretizzarsi ancora in questa settimana. I 250 milioni di Fortress, se davvero arriveranno, serviranno per garantire un futuro nei prossimi mesi.

Ad oggi quella del prestito da parte di un fondo, che sia il gruppo americano o un’altra realtà, è la strada preferita dalla famiglia Zhang. Certamente più della cessione a Bc Partners, la cui offerta da 750 milioni debiti inclusi per acquisire l’intero club non ha mai attecchito. La domanda resta ferma a un miliardo, sotto tale somma Suning ha intenzione di rimanere al timone.

Nel frattempo Conte sta proseguendo nel lavoro sul campo, alla guida di un gruppo sempre più ristretto dai contagi per il Covid (quattro i giocatori) e dalle dieci convocazioni in nazionale. Viste le sette gare in un mese dal 3 aprile in poi, il ricorso al turnover sarà quasi obbligato. Perché poi per i nazionali nerazzurri gli impegni sono moltiplicati. Ieri Lukaku è andato a segno su rigore nel 3-1 del suo Belgio contro il Galles.