L’Atalanta fa la Signora, CR7 fa il salva-Juve

La Dea incanta e va due volte in vantaggio a Torino: Ronaldo segna due volte su rigore e manda i bianconeri a +8 in classifica.

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di Gianmarco Marchini

Come sarebbe andata senza quei due rigori, non lo sapremmo mai. Ma un mezzo sospetto ce l’abbiamo. E neanche troppo mezzo. Due tiri dal dischetto salvano la Juventus da un’Atalanta bella e, per lunghi tratti, molto più che impossibile. Inarginabile. Sfacciata come in pochi si sono mai permessi di essere in casa della Signora.

Questi due calci di rigore stravolgono una storia che sarebbe diventata davvero interessante. Due fischi di Giacomelli - giustissimi, sì, anche se questa benedetta regola dei falli di mano andrà inevitabilmente cambiata - vanificano una prestazione da applausi a scena aperta di una squadra che ormai da anni spinge sempre più in là il confine della meraviglia. Quella squadra è l’Atalanta di Gian Piero Gasperini. Bella e, per lunghissimi tratti, molto più che impossibile. Inarginabile. Sfacciata come in pochi si sono mai permessi di essere in casa della Signora. Almeno negli ultimi otto anni, dominati dalla Juventus. Un dominio che fino alle 21.45 di ieri non sembrava in grande pericolo, complice anche una Lazio che lasciava i tre punti al Sassuolo e ogni speranza a quelli che sognavano un campionato avvincente fino alla fine.

Probabilmente non c’è più grande speranza per quelli, ma l’Atalanta che per un caso non sbanca l’Allianz Stadium apre un altro varco nelle certezze bianconere, già minate duramente dall’incredibile rimonta subita martedì in casa del Milan.

Le crepe di San Siro non erano un effetto ottico. La Juventus di Maurizio Sarri non funziona come ci si aspettava nei migliori propositi di Paratici e Nedved, due fantasmi spaventati nelle tribune vuote dello Stadium.

L’Atalanta domina in lungo e in largo, lo dimostrano anche certe impietose statistiche, come quel possesso palla addirittura al 71% dopo venti minuti di partita, e al 58% al quarantacinquesimo. Uno strapotere tattico e fisico, quello degli orobici. Lo si capisce persino quando sbagliano un passaggio perché, poi, arrivano comunque loro per primi sul pallone.

La Juventus si salva con due rigori e con i suoi due fuoriclasse. Quel Dybala che ha il merito di spaventare, da solo, la Dea nei primi quaranticinque minuti, e di conquistare il primo rigore. Sarri lo toglie al 69’, e questo sarà materia di lunghe discussione. Avrebbe rischiato un processo durissimo, il tecnico bianconero se Cristiano Ronaldo non avesse riparato ancora una volta dal dischetto, con due trasformazioni infallibili.

La differenza tra la Juventus che resta a +9 sull’Atalanta e sale a +8 sulla Lazio è tutta qui: nell’avere due campioni che, fuori da qualsiasi contesto e da qualsiasi logica (ieri sera potremmo addirittura dire giustizia), riescono sempre e comunque a salvare la squadra.

In questo caso, pure il campionato.