Kjaer resiste, Brahim Diaz e Leao deludono

DONNARUMMA 5. Primo tempo da spettatore non pagante, l’errore sul gol di Becao è grave.

KALULU 6,5. Si fa trovare spesso libero, piace la sua intraprendenza sull’out di destra.

KJAER 6. Pronti via e va subito ko. Resiste, fortuna sua che Nestorovski rimane lontano dall’area di rigore.

ROMAGNOLI 5,5. Poche chiusure ma tempestive, decisiva quella su Nestorovski, si perde Becao in occasione del gol.

THEO HERNANDEZ 5. Molina gli scappa troppo spesso, per poco non combina la frittata sulla pressione di Pereyra. Prossimo step: innamorarsi meno del pallone.

TONALI 6. La sua gara dura solo 45’, esce per infortunio dopo una gara che ne dimostra comunque la recente crescita.

KESSIE 7. Dirige a memoria la mediana, si trova sempre al posto giusto nel momento giusto. Musso gli nega la gioia del gol su azione.

CASTILLEJO 5,5. Tanto movimento, non trova mai il guizzo vincente. Perlomeno ci prova, ma con scarsi risultati.

DIAZ 5. Dovrebbe agire tra le linee ma spesso risulta troppo distante dai compagni. Qualche guizzo e nulla più, non è sufficiente.

REBIC 5. Nel primo tempo viene graziato da Massa per un intervento da arancione rinforzato su Molina, dovrebbe trascinare il Milan ma invece è soesso fuori dal gioco.

LEAO 5. Sempre dietro ai difensori, mai un anticipo. Ma dove sono tutti i consigli che Ibra gli avrebbe dato in allenamento?

Meité 5,5. Entra e impegna subito Musso con una poderosa conclusione dal limite. Non brilla, come consueto verrebbe da dire.

Calabria 5,5. Entra a gara in corso ma non riesce a dare la svolta al match.

Hauge 5,5. Era lo spezzapartite per eccellenza. Era, per l’appunto.

Saelemaekers 5,5. Tanta corsa e nulla più

All. PIOLI 5. Viene tradito dai suoi giocatori migliori (Theo, Leao e Rebic); a poco serve l’allenatore in seconda Ibrahimovic.

Voto squadra 5.

Luca Talotta