Martedì 23 Aprile 2024

"Juve tranquilla, solo un percorso di crescita"

Cabrini: "Le idee sono chiare, i risultati dipendono da altri fattori. Il Milan reggerà fino in fondo. Inter, Conte ha una corazzata"

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Enrico

Salvadori

Antonio Cabrini, campione del mondo azzurro nel 1982, bandiera di una Juventus che ha vinto tutto, è l’uomo più giusto per analizzare a 360 gradi il campionato più imprevedibile degli ultimi anni. La sua Nazionale, infatti, fu protagonista del mondiale più imprevedibile e indimenticabile della nostra storia recente.

Cabrini, Pirlo è già sotto accusa: cosa accade a Torino ?

"Vedo aria di processi sommari e penso che non sia proprio il caso. E’ un periodo di rodaggio o come dice Andrea Pirlo si lavora in un cantiere aperto. So benissimo che alla Juve si chiede sempre di vincere e conta solo quello. Si tratta secondo me di un processo di crescita, perché le idee chiare ci sono e questo avvio stentato ha alla radice tanti motivi: si è cambiato molto, una preparazione che non ha potuto essere la solita, tante assenze Ronaldo in primis. E’ una stagione anomala e ci saranno problemi per tutti, non solo per la Juve".

Ma il mercato bianconero l’ha convinta?

"Sinceramente sì. Morata è un ottimo attaccante che non deve capire il mondo bianconero, Kulusevski è uno dei giovani promettenti. Chiesa è un grande giocatore che al contrario di Morata ha bisogno di tempo per entrare sulla lunghezza d’onda dei nuovi compagni. Se a questo ci aggiungiamo che Dybala crescerà e che Pirlo recupererà oltre a Ronaldo anche De Ligt penso che la Juve tornerà presto ad essere la Juve".

In una stagione dove comunque, come ha detto lei, è possibile tutto

"E’ innegabile. L’anomalia di questo campionato avrà un peso importante. Lo penseranno anche all’Inter dove comunque hanno allestito un ottimo organico. Antonio Conte ha tantissime soluzioni, alternative validissime in panchina. Peccato per lo stop di Lukaku che devono sperare non si prolunghi troppo".

Vedere un Milan così autoritario e spavaldo è anche questa un’anomalia?

"Nel post lockdown della scorsa stagione il Milan ha espresso il meglio. Poi ha fatto un ottimo mercato, ha ringiovanito prendendo giocatori motivati. Ha un ottimo tecnico eppoi là davanti dispone di un direttore d’orchestra capace di trovare sempre il gol. I rossoneri faranno molto bene".

Ma lei si aspettava un Ibra così ispirato e devastante?

"Lui è uno dei giocatori che fa la differenza. Se vediamo anche nell’ultima parentesi lontano dal nostro campionato non ha fatto male. Ci teneva a far vedere che era sempre molto competitivo anche da noi. Il suo contributo è determinante non solo in campo ma anche nel gruppo. Ed io lo so quanto sia importante il gruppo".

Insomma, il campionato dominato da una sola squadra è un ricordo ma l’equilibrio regnerà sovrano sino alla fine?

"Da tanto tempo non si registravano così tante sorprese ad ogni giornata. Alla distanza le big verranno fuori ma quello che stanno facendo Sassuolo e anche lo stesso Verona va celebrato. Il Milan sta prendendo consapevolezza che può reggere sino alla fine".

Quando lei parla di big inserisce anche il Napoli?

"Sicuramente sì perché Rino Gattuso ha disegnato una squadra a sua immagine e somiglianza che è motivatissima dopo che ha reperito rinforzi giusti. Osimhen è davvero bravo. Poi mi sembra che seguendo Gattuso gli azzurri stiano con i piedi per terra".

Uno dei campioni mondiali di Spagna 82 come vede l’Italia di Mancini?

"Con affetto e rispetto per l’operato di un tecnico che ha lanciato i giovani, facendo sì che le loro squadre di club li utilizzassero giustamente di più. Mancini ha fatto un lavoro di cesello anche se il giudizio vero ce lo darà l’Europeo".

Tredici anni di Juve con quasi 300 presenze, ma nella storia calcistica di Antonio Cabrini un posto speciale lo occupa anche il Bologna

"Penso che pure per i rossoblù è un problema di crescita. Se la squadra non commette errori come quelli contro la Lazio – conclude Cabrini – si ritaglierà uno spazio importante. Anche qui, come nel caso della Juve, bisogna attendere con fiducia".