Giovedì 25 Aprile 2024

Juve, solo pari senza CR7: Inzaghi che Letizia

A Benevento Morata illude poi si fa anche espellere nel finale. L’esterno firma l’1-1. Per Pirlo la conferma: senza Ronaldo non si vince

Migration

di Paolo Grilli

Un’altra grossa X ostacola il decollo di una Juve che tanto promette, quanto poco mantiene. A Benevento, Pirlo perde l’ennesima occasione, e coglie il quinto pari in campionato sulle otto gare giocate se si elimina dal computo il 3-0 al tavolino al Napoli. La media punti sul campo è 1,75, roba da media classifica e nulla più, e tra le big di A la Signora ha sinora incontrato solo Lazio e Roma: guarda caso, solo pareggiando.

Non è nemmeno il caso di aggrapparsi all’assenza di Ronaldo (rimasto a casa per rifiatare, ma non infortunato) per cercare di mettere ragioni a forza dentro quel punticino preso ieri al Vigorito. Senza CR7 non sono arrivate vittorie in campionato, e questo deve far pensare una presunta corazzata. Nemmeno è il caso di sottolineare l’assenza in massa dei difensori centrali fermati da multipli acciacchi. Semplicemente, ai bianconeri è mancata la qualità che contraddistingue i top club, la capacità di sfangarla con la vittoria nella maggior parte dei casi, anche nelle giornate che parrebbero storte.

Difficile credere che il campionato non presenti prima o poi il conto alla Juve per tutte le chances lasciate per strada. Ieri, tra Pirlo e Inzaghi, la sfida l’ha vinta di gran lunga Pippo. Accorto, compatto e pure velenoso il suo Benevento, capace di bypassare la qualità superiore degli avversari con corsa e tagli, uscendo anche alla distanza. Se anche il pari di Letizia è frutto di una prodezza individuale, va ricordato che era stato anticipato dalla prodezza di Szczesny.

Ieri per i bianconeri è andata ben diversamente rispetto alla gara col Ferencvaros: con gli ungheresi la Signora ha colto i tre punti facendo fruttare tutta la classe buttata sul campo nella ripresa, al Vigorito sono stati invece i giallorossi quelli più lucidi e attenti negli ultimi 45 minuti, con la Juve inutilmente agitata e quindi sconclusionata. E per fortuna che c’è Morata (espulso dopo il triplice fischio, un’ingenuità che gli costerà l’assenza nel derby) a fare il CR7. Lo spagnolo, tra gol e assist, ha griffato il 48% delle marcature bianconere. Paradossalmente troppo, in una squadra che fa della qualità diffusa il proprio credo. E che intanto, a fine novembre, non è ancora riuscita a raccogliere due vittorie di fila tra campionato e Champions.