Giovedì 25 Aprile 2024

"Juve senza identità, l’Inter può fare il bis"

"Ronaldo copriva molti problemi, Allegri dovrà farsi capire in fretta. Inzaghi è da scudetto, se la gioca con il Milan e Spalletti"

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di Massimo Vitali

Bacchetta la Juve di Allegri. Promuove il Napoli di Spalletti. Loda l’Inter del dopo Lukaku, che fin qui ha corso perfino più dell’Inter di Conte. E poi: bravi Pioli, Mourinho e Mancini, la cui Nazionale "ha nel collettivo il suo fuoriclasse".

Marco Tardelli non è solo ‘Legend Figc’ (e ieri si muoveva con la caracollante eleganza del campione che fu tra la sua maglia della finale del Mundial di Spagna 82 e la Coppa di Euro 2020). E’ ‘legend’ perché sa sempre distribuire in egual misura oscar e bacchettate, senza fare sconti a nessuno.

Tardelli, battendo in rimonta lo Spezia Allegri ha preso un brodino caldo.

"Però per riuscire a vincere ha fatto una fatica bestia. Non sono tre punti che possono risolvere tutti i problemi, ma battere lo Spezia era importante".

Che crisi è quella che sta vivendo la Juve?

"Una bella crisi! Non si riesce a capire che cosa sia la Juventus oggi".

Azzardiamo: una squadra che ha smarrito l’identità.

"Allegri ha trovato la squadra che c’era, non l’ha fatta lui. Adesso sta lavorando e dovrà essere bravo a farsi capire dai giocatori".

Il vuoto lasciato da Cristiano Ronaldo però pesa come un macigno.

"Mancano i suoi quaranta gol, ma non solo. Mancano anche il centrocampo, qualcuno in difesa e molta personalità: quella che aveva Ronaldo, che con i suoi gol nascondeva i problemi".

Problemi che non sembra avere la nuova Inter: la squadra di Simone Inzaghi è attrezzata per rivincere lo scudetto?

"E’ attrezzata l’Inter, come lo sono Milan e Napoli. Dopodiché vediamo cosa succederà alla Juve".

Qual è il segreto dell’Inter?

"Gioca più serena di tutti: è questa la cosa che mi piace di più. Nonostante le partenze di Lukaku e Hakimi è come se in estate non ci fosse stato uno stop: segno che la società ha lavorato bene".

A Milano lavora bene anche Pioli.

"Il Milan sta facendo benissimo nonostante assenze importanti. Pioli in questi anni ha dimostrato di essere molto bravo e di avere grande credibilità agli occhi dei suoi giocatori".

E poi c’è il ritorno del carismatico Mourinho.

"Io credo in Mourinho, che è un allenatore importante e un grande motivatore. Forse la Roma non ha ancora espresso tutto il potenziale di gioco che ci si aspetta da una sua squadra, ma qualcosa al gruppo lui ha già trasmesso".

Intanto il Napoli si ricandida per una stagione ai vertici.

"E praticamente senza aver fatto acquisti: in estate il rinforzo più importante è stato Spalletti. Al Napoli fin qui era mancato l’ultimo metro, ma quest’anno mi sembra che lo abbia trovato".

Dietro le prime sette chi vincerà la A2?

"Intanto la Juve nelle prime sette oggi non c’è... La Fiorentina è partita bene, ma è presto".

Prestissimo l’Italia campione d’Europa si giocherà la Nations League.

"Questa è una Nazionale con tanti giovani di valore. Il più bravo di tutti oggi è Barella: poi cresceranno Zaniolo, Pellegrini e Raspadori. Ma il vero fuoriclasse dell’Italia è il collettivo".

Come giudica il nuovo Bologna?

"Sinisa mi piace, così come Arnautovic. Ma per giudicare una squadra bisogna sempre vedere gli investimenti che fai. Sinisa non ha la bacchetta magica".

Se n’è andato Romano Fogli: era un Tardelli ante litteram?

"E’ stato un grande del nostro calcio. Con lui ho fatto qualche partitella estiva: ma non ho mai avuto la sua classe".