Venerdì 19 Aprile 2024

Juve-Locatelli, corsa a bloccare il prezzo

Ieri l’incontro con Carnevali: ipotesi di accordo a 40 milioni più Dragusin, con prestito di due anni e riscatto obbligatorio modello Chiesa

La Juventus ha deciso la strategia di mercato: l’uomo forte su cui puntare ed a cui consegnare le chiavi del centrocampo è Manuel Locatelli. Obiettivo di Paratici già l’anno scorso, l’azzurro è diventato centrale dopo il ritorno di Max Allegri in bianconero: proprio il centrocampo è stato individuato infatti come il punto debole della squadra l’anno scorso e verrà probabilmente rivoluzionato con la conferma del solo Bentancur e forse di Rabiot. Il problema è per Juve si è però materializzato nella splendida serata di Locatelli contro la Turchia: il suo valore di mercato, infatti, è aumentato di almeno una decina di milionim, per effetto dell’interessamento concentrico di alcuni dei top club europei. Così la Juve ha deciso di accelerare. Adesso il Sassuolo chiede 60 milioni per il suo centrocampista. Ieri c’è stato un incontro positivo tra le parti con i bianconeri che vogliono provare a chiudere inserendo Dragusin nell’affare e abbassando la parte cash a 40 milioni. Non è finita qua, però, perché Cherubini vorrebbe chiudere la trattativa come un anno fa fu per Chiesa e dunque con un prestito e l’obbligo di riscatto fissato tra due anni per aiutare il bilancio della società. L’ipotesi non dispiace troppo al Sassuolo che ha i conti in salute e non ha quindi l’urgenza di monetizzare con una entrata immediata: l’affare quindi si può anche concludere. La Juve tra l’altro potrebbe alleggerire nel giro di pochi giorni il proprio bilancio di un maxi ingaggio come quello di Cristiano Ronaldo. Il futuro del fenomeno portoghese, infatti, è tutt’altro che certo e la pista Psg si fa sempre più calda soprattutto dopo la notizia arrivata dalla Francia che vedrebbe Mbappè aver chiesto la sua cessione. Dietro tale decisione ci sarebbe la corte del Real di Ancelotti per un effetto domino che per costi delle operazioni ricorda quelle pre Covid. Ma per tutte queste operazioni sarà necessario probabilmente attendere che l’Europeo emetta i suoi primi verdetti importanti.