Martedì 16 Aprile 2024

Coronavirus, Juve-Inter rinviata al 13 maggio. Ira dei tifosi nerazzurri

Posticipate anche a Udinese-Fiorentina, Milan-Genoa, Parma-Spal e Sassuolo-Brescia. Slitta anche la finale di Coppa Italia. Il ministro Spadafora: "No a interesse di parte"

I giocatori dell'Inter in campo (Ansa)

epa08232361 Inter's Romelu Lukaku (L) celebrates after scoring during the UEFA Europa League round of 32, first leg soccer match between PFC Ludogorets Razgrad and Inter Milan in Razgrad, Bulgaria, 20 February 2020.

Roma, 29 febbraio 2020 - Il coronavirus ferma il big match Juve-Inter, in programma a porte chiuse per domenica sera all'Allianz Stadium  Stessa decisione anche per le altre quatrro gare di serie A previste per questo fine settimana: Udinese-Fiorentina (anticipo del sabato delle 18), Milan-Genoa (domenica ore 12.30), Parma-Spal (domenica ore 15) e Sassuolo-Brescia  (domenica ore 15). Tutte le partite si giorcheranno il 13 maggio. Cambia anche la data della finale di Coppa Italia, che slitta al 20 maggio. 

SERIE A: Risultati e classifica

La decisione è stata comunicata dal presidente della Lega di Serie A. Nella nota si spiega che la decisione di rinviare le partite di calcio è stata presa considerando "il susseguirsi di numerosi interventi normativi urgenti da parte del Governo per rispondere a questa straordinaria emergenza a tutela della salute e della sicurezza pubblica". 

Il ministro Spadafora

Il ministro per le politiche sportive e lo sport, Vincenzo Spadafora, ha espresso soddisfazione per la collaborazione che in queste ore è stata dimostrata da Figc e Leghe Calcio e anche dal Coni. "La valutazione unanime dei vertici del mondo sportivo e calcistico è stata quella di prediligere il rinvio piuttosto che giocare negli stadi vuoti tenendo conto anche delle ripercussioni a livello di immagine sul nostro Paese e delle difficoltà nella programmazione di turni supplementari in un calendario mai come quest'anno denso di appuntamenti nazionali e internazionali", scrive in una nota il ministro. "Decisione autonoma, che come ministro competente ho accolto con favore - aggiunge -. Ogni valutazione sulle ripercussioni a livello agonistico di questa decisione compete agli organi sportivi, non certo al ministro dello Sport o al Governo".

Ira dei tifosi dell'Inter

La decisione però ha scatenato l'ira dei tifosi dell'Inter e su Twitter sono entrati in tendenza gli hashtag #CampionatoFalsato e #FermiamoStaPagliacciata. I sostenitori nerazzurri, tra le altre cose, sottolineano con toni piuttosto accesi la congestione del calendario della squadra di Conte, chiamata già a recuperare la gara contro la Sampdoria a data da destinarsi. Se l'Inter, infatti, dovesse raggiungere sia la finale di Europa League sia quella di Coppa Italia si troverebbe poi a giocare in media ogni tre giorni - ben otto partite dal 3 al 27 maggio -, oltre a non avere uno slot a disposizione per inserire la sfida contro la Sampdoria. 

image

Malagò (Coni): lo sport si deve adeguare

"In questo momento la salute dei cittadini è la priorità assoluta del nostro Paese - dice però il presidente del Coni, Giovanni Malagò -. Di conseguenza tutto lo sport deve adeguarsi a questo stato d'emergenza e prendere decisioni, magari anche impopolari, ma in linea con le necessità di riportare tutti i settori della vita civile al più presto alla normalità. Capisco le ragioni di chi si sente colpito o danneggiato da certe scelte ma credo che col rinvio delle cinque partite sia stata data a tutti gli sportivi e ai tifosi la possibilità di non essere tagliati fuori da una legittima e doverosa volontà di partecipazione".

La replica di Spadafora

E dopo la polemica è intervenuto nuovamente il ministro Spadafora. "Non trovo accettabile, in un momento come questo, giudicare le scelte secondo una visione di parte. Come la politica, così lo sport, dai dirigenti ai tifosi,dovrebbe essere in grado di andare oltre il proprio diretto interesse", ha detto l'esponente del governo. "Tutti noi, in queste ore, dobbiamo scegliere le priorità e devono poter prevalere le ragioni della prudenza e della tutela della salute pubblica", ha aggiunto.