Giovedì 25 Aprile 2024

"Juve incompleta? Macché, è la mia favorita"

Marcello Lippi: "La trovo molto, molto forte. Il mondiale? Da vent’anni non vince una squadra sudamericana. Io dico Brasile"

di Leo Turrini

"Sento dire che la Juventus è incompleta. Io invece la trovo molto, molto forte. Ed è la mia favorita per lo scudetto… ".

Marcello Lippi se ne sta a Ibiza con la famiglia. Sedici anni fa, nel 2006, alzò la Coppa del Mondo con i suoi azzurri a Berlino. Lui, il Paul Newman del pallone.

"Ma lo sa che a me l’accostamento all’attore di Hollywood mica piaceva?".

E come mai, di grazia?

"L’ho sempre trovato esagerato! Lui era una grande star del cinema, io solo il libero della Sampdoria. E poi lui ha vinto pure l’Oscar!".

Ma lei ha vinto il Mondiale, siete pari.

"Beh, se la mettiamo così ci può stare".

Inoltre le segnalo che entrambi siete popolarissimi in Cina.

"Beh, io dalle parti di Pechino ho lavorato a lungo. È stata una bella esperienza".

Allora la Cina era vista in Occidente come una potenza amica, quasi alleata…

"È vero, in quel tempo si respirava una atmosfera internazionale all’insegna della cooperazione. Oggi vedo e leggo che le cose sono cambiate ma non ho la competenza per giudicare materie tanto delicate. A me resta un buon ricordo, questo certamente".

Lippi, da italiano come immagino il futuro del nostro Paese?

"Io sono sempre ottimista. Ci sono difficoltà e sono innegabili, ma siamo un grande popolo. Anzi, possono aggiungere una cosa?".

Anche due.

"Sono nato nel 1948. I miei genitori avevano la guerra. E anche dopo non è che in Italia siano mancate le contraddizioni, le crisi. Ma le abbiamo sempre superate. Sarà così anche stavolta".

Lei andrà a votare il 25 settembre?

"Certamente, come sempre".

Non le chiedo per chi, ovviamente. In compenso le chiedo per chi vota in Qatar.

"Per il Mondiale?"

Esatto.

"Ma io detesto i pronostici, soprattutto per un torneo come la Coppa del Mondo, che si decide tutto in un mese o poco più… ".

O me lo dice o mi licenziano.

"Senta l’altro giorno notavo che sono vent’anni che una nazionale del Sud America non alza la Coppa. Dal 2002 del Brasile di Ronaldo, Ronaldinho e Rivaldo. Non c’è mai stato un digiuno così lungo, se non tra il 1930 e il 1950, ma allora ci fu di mezzo una guerra".

Messi o Neymar, allora?

"Per me è un po’ più forte la Selecao, quindi dico Brasile, ferme restando le incognite del deserto, il periodo strano in cui si giocherà, eccetera".

Messi è il miglior calciatore in cui Lippi si sia imbattuto?

"Ho la mia età e le mie nostalgie, per me il più grande di tutti era e rimane Pelé, anche se l’ho visto solo in televisione, il Santos mica giocava contro la mia Sampdoria".

E in Italia?

"Gigi Riva, indiscutibilmente. Il numero uno sul campo e il numero uno come uomo, anche una volta appese le scarpette al chiodo".

Torniamo da dove siamo partiti, alla caccia allo scudetto che sta per partire.

"L’ho detto, a me piace e molto la nuova Juve".

I tifosi temono lo stop di Pogba, però.

"Ma il campionato è lungo e in ogni caso ci sarà la sosta autunnale per il Mondiale in Qatar. Non mancherà il tempo per recuperare. Comunque… ".

Comunque...

"Il mercato è ancora aperto, fin quando non saranno chiusi i trasferimenti i giudizi sono sospesi".

Buon mare, mister.

"Buon vento".