Mercoledì 24 Aprile 2024

Juve, il giorno dopo: Max dice ancora Europa

Il -15 cambia tutto ma Ferrero sprona la squadra: "Compatti di fronte all’ingiustizia". Allegri rifà i conti, con la Dea (ore 20.45) sfida da brividi

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di Paolo Grilli

Il neo presidente Gianluca Ferrero e l’ad Maurizio Scanavino che chiamano a rapporto la squadra chiedendo a tutti di essere compatti facendo, ciascuno, il proprio mestiere "di fronte all’ingiustizia". Capitan Bonucci che, sui social, descrive la Juve come "un drago a sette teste, gliene tagli una e ne spunta sempre un’altra. Non molla mai, e la sua forza è nell’ambiente". E poi Allegri che, con una compostezza da primato, parla di "grosso imprevisto per uscire dal quale serve determinazione" e afferma di aver "già rifatto i conti per la corsa Champions".

Prove estreme di resilienza bianconera dopo il terremoto di venerdì sera. I quindici punti tolti per l’affaire plusvalenze sconvolgono le prospettive della Signora. C’è ancora il Collegio di Garanzia come ultima chance per annullare la penalizzazione chiamando la Corte Federale d’appello a un nuovo giudizio, ma intanto la Signora deve convivere con il grande freddo. Con -15 congelano le speranze di scudetto e di qualificazione Champions, e si fossilizza ogni grandeur di mercato e di ricavi. Senza contare gli ulteriori rischi che si stagliano all’orizzonte, con il filone di inchiesta su stipendi e contratti e pure la Uefa alla finestra con possibili sanzioni. Quella che venerdì ha colpito i bianconeri poggia tutta sul mancato rispetto dell’articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva, quello che prevede l’osservanza del principio di lealtà nelle attività di un club. E che evidentemente ha cozzato con il materiale in possesso della Procura federale. In particolare le intercettazioni. Come quella del ds Cherubini che parla di "acquisti senza senso e investimenti fuori portata", o quelle dell’ex presidente Agnelli che prima, al telefono con John Elkann, riconosce un "ricorso eccessivo allo strumento delle plusvalenze" e poi, all’ex ad Arrivabene, parla di "m... che sta sotto" in riferimento alla gestione economica della Juve.

La palla torna al centro, dolorosamente, per la Signora. Che già in estate sarà chiamata a liberarsi di ingaggi monstre per ripartire leggera. La rivoluzione già in atto deve accelerare. Difficile rinnovare Rabiot, idem Di Maria. E c’è il grosso interrogativo su Vlahovic: potrebbe essere sacrificato lui per rimpinguare le casse sofferenti. Stasera c’è l’Atalanta allo Stadium. Uno degli esami più duri per chi, in campionato, viene dallo choc di Napoli. Perché la Dea ha ripreso a volare, vedi i 13 gol segnati nelle due ultime gare contro Salernitana e Spezia. Gasp ora è a +12 su Max. La Juve vuole dimostrare sul campo che è solo un errore di prospettiva, un brutto sogno. E le piace Hojlund: sarebbe l’attaccante su cui puntare, se partisse Vlahovic.

Le probabili formazioni.

JUVENTUS (3-5-2): Szczesny; Danilo, Bremer, Alex Sandro; McKennie, Fagioli, Locatelli, Rabiot, Kostic; Di Maria, Milik. Allenatore: Allegri.

ATALANTA (3-4-1-2): Musso; Toloi, Palomino, Scalvini; Hateboer, De Roon, Ederson, Maehle; Pasalic; Lookman, Hojlund. Allenatore: Gasperini.

Arbitro: Marinelli di Tivoli.

Tv: ore 20.45 Dazn.