Juve, futuro in bilico: tutto passa dalla Uefa

Non solo i processi in corso, la Signora potrebbe incappare in sanzioni fino all’esclusione dalle Coppe vanificando ogni rimonta

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di Paolo Grilli

La stangata sulla Juve calamita attenzioni e commenti, ma il -15 inflitto dalla Corte Federale d’Appello Figc per le plusvalenze fittizie rischia di essere solo il primo capitolo, per di più marginale, della brutta storia in cui si è cacciata la Signora.

Allegri ha rifatto i conti per l’Europa, dopo la maxi sanzione: ma è proprio fuori dai nostri confini che i bianconeri potrebbero subire un altro durissimo colpo, leggasi esclusione dalle Coppe. Con le peggiori conseguenze di bilancio, se è vero che la sola qualificazione alla Champions vale più di 15 milioni, e che andare agli ottavi, la specialità di Max se si eccettua questa stagione, ne frutta quasi altri dieci. L’Europa League viaggia su livelli più bassi, con un montepremi che è un quarto rispetto a quello del più nobile trofeo.

Ma si tratta di calcoli solo virtuali, perché la Uefa attende gli esiti definitivi della nostra Giustizia Sportiva – non può agire in contemporanea – per poter a sua volta valutare la condotta del club, con la Spada di Damocle rappresentata dal settlment agreement che ha fissato in 19,5 milioni la multa che la Juve dovrà pagare se non rispetterà il fair play finanziario di qui all’anno prossimo. Nulla, in confronto anche a una possibile estromissione dalle Coppe, il pass per le quali la Juve potrebbe poi guadagnarsi anche vincendo l’attuale Europa League (e andrebbe in Champions) o la Coppa Italia.

Per quanto il blasone e il talento spingano i bianconeri a cercare il massimo sul campo in una situazione di improvviso stallo in classifica, sono molteplici le ansie da affrontare. A strettissimo giro arriveranno le motiviazioni che hanno portato alla penalizzazione, e scatterà il ricorso al Collegio di Garanzia del Coni: tutto fondato, secondo la Juve, sulla mancata contestazione al club dell’articolo 4 del Codice di Giustizia Sportiva – quello che ha portato al -15 e che riguarda il principio di lealtà nell’operato – quando arrivò in aprile il proscioglimento.

Ma poi c’è attesa, e qui si va a metà marzo, per l’altro filone degli stipendi e delle “nuove“ plusvalenze.

Rischi che si accavallano all’orizzonte, e che hanno portato addirittura i bookmakers a sospendere le puntate sulla Juve retrocessa in B: un’ipotesi anche da considerare in questo scenario di sabbie mobili.

Nella stagione più pazza della storia della Juve, quella delle scoppole in Champions, della reazione con le otto vittorie senza subire reti in A e dello choc del 5-1 di Napoli, Allegri ritrova ora una squadra che non ha mai avuto. Domani Pogba e Vlahovic potranno andare in panchina contro il Monza, e sono due big le cui assenze hanno pesato come non mai. Max ripensa ora a un 4-3-3 con Di Maria e Chiesa ad affiancare Milik. Il Fideo fu da rosso all’andata, in uno dei punti più bassi della Signora in stagione. Si punta ora su di lui, anche se poi è ben difficile che non parta in estate. Sta salutando McKennie, destinazione Leeds. Tutto cambia in questa Juve, ma poi chi e cosa resterà?