di Mattia Todisco Dal Torino alla Juve. Un percorso che qualcuno ha già fatto, prima di Gleison Bremer. Aldo Serena, nel 1985, tornò all’Inter dopo il prestito ai granata e fu ceduto alla Signora. A 25 anni, in quella stagione, divenne l’unico calciatore ad aver disputato i derby di Torino e Milano con entrambe le maglie indosso. Si aspettava che finisse così per il brasiliano? "Sembrava in vantaggio l’Inter, invece la Juventus si è inserita all’ultimo facendo un ottimo guadagno con De Ligt e andando a prendere un giocatore molto forte fisicamente e che sa fare anche gol. L’unico punto di domanda è che nella difesa a quattro ha giocato solo qualche mese con Giampaolo, per il resto è sempre stato impiegato a tre. Una piccola tolleranza nelle prime partite servirà. Ci sono movimenti diversi". Giusta la rabbia dei tifosi del Torino? "Un tempo era più difficile fare quel salto. Il calcio moderno ha casi su casi di cambi di maglia di questo tipo. Anche se è vero che da parte del Toro c’è un attaccamento ai propri giocatori e quindi da loro sarà visto come un tradimento, ma un professionista deve fare delle scelte. La Juventus è al top in Europa. E il Torino ha venduto a chi ha offerto di più, se reinveste bene è un vantaggio anche per loro". La risposta dell’Inter sarà tenere Skriniar? "Non deve scomporre la linea difensiva titolare che tanto ha fatto bene ed è in sintonia. Poi ci sono da valutare le situazioni economiche, ma io andrei a toccare qualcos’altro, senza mandare via Skriniar. È un giocatore in costante crescita, di alto profilo fisico e atletico. Potendo, farei altre scelte: non cederei i giocatori più importanti". Dybala, come Bremer, non è andato all’Inter: cosa significa il trasferimento alla Roma? "Le avvisaglie di ...
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