di Paolo Franci Chiamatele pure, se volete, le sette fatiche di Max. Perché è su Allegri che la Juve deve puntare per piazzare quella rimonta che all’alba della sfida con il Milan sembra difficile e faticosa, ma finalmente possibile. Sette fatiche – problemi in alcuni casi al limite del miracolo – che saranno ancora più complicate quando ripartirà la Champions. Gli eredi dei ’Bastardi’. Per quanto abbia speso e provato, la Juve non è riuscita a trovare gli eredi dei ’Bastardi’ della difesa e cioè la BBC, nonostante i 75 milioni spesi per De Ligt, il giocatore più pagato della Juve, ancora non si è imposto come avrebbe dovuto e accusa alti e bassi. Negli anni, giusto per fare qualche nome, hanno fallito Ogbonna, Howedes, Demiral. Caldara preso e liquidato, Rugani è un rincalzo, Danilo? Buon giocatore. Se Bonucci è ancora ad alto rendimento, Chiellini ha iniziato a pagare le mille battaglie e ha 37 anni. Come ne esce Max? per ora benino: ha rilanciato Rugani e De Ligt è in crescita. Basterà? Lo chiameremo Andrea. "Magari!", penserà Max. Fatto sta che un Pirlo in mezzo al campo la Juve non lo ha più trovato. Solo Pjanic, a tratti anche intensi, ha reso nel ruolo di regista. Arthur fin qui s’è visto poco e male. Locatelli non è quel tipo di regista e, forse, avvicinarlo alla porta (visto a Roma?) come fa Mancini sarebbe l’idea giusta. Sì ma poi chi lo fa il playmaker? Matuidi e Khedira dove siete? A proposito di Pjanic. Dove sono i Vidal, i Khedira, i Matuidi? Gente tosta dal rendimento alto (ok, Khedira poi ha subito mille infortuni) col pieno di personalità. Ramsey è stato un disastro. Rabiot resta un progetto incompiuto, Bentancur e McKennie nella Juve di qualche anno fa sarebbero stati rincalzi. Come se ne esce? ...
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