Mercoledì 24 Aprile 2024

Juve, bivio d’Europa: o la Var o la spacca

Champions, dopo il ko di Parigi c’è il Benfica (ore 21). Ancora polemica sull’assistente video: all’estero ci battono per risorse impiegate

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di Paolo Grilli

La frittata è fatta. Con l’inevitabile condimento di polemiche, attacchi e contrattacchi. L’errore nell’infuocato finale di Juve-Salernitana – di questo si tratta, anche se la mancata disponibilità dell’immagine rivelatrice scagiona il Var, davvero un paradosso – rimette a nudo i limiti di un sistema arbitrale che proprio con l’assistente video si fa scudo: in campo e fuori.

L’annullamento del gol del 3-2 a Milik per il fuorigioco di Bonucci che non c’era ha fatto esplodere di rabbia i bianconeri, che oltre alla squalifica per un turno del polacco (ha rimediato domenica la seconda ammonizione per essersi tolto la maglietta dopo la rete poi annullata...) devono scontare quella di Cuadrado e Allegri. Fermato per una giornata anche Fazio dei campani, per aver preso parte alla rissa finale.

Fa discutere, inevitabilmente, il motivo per cui non fosse compresa nella serie delle telecamere a uso del Var quella dalla inquadratura più ’panoramica’ che ha svelato il ruolo chiave di Candreva nel tenere in gioco Bonucci. Come noto, erano “solo“ dodici le telecamere attivate per il circuito Var, mentre per gare considerate di prima fascia per il campionato si arriva a diciotto. Numeri però inferiori a quelli su cui possono contare i campionati esteri: nella Liga Spagnola, le telecamere in ausilio sono tra le sedici e le trentadue; in Francia possono arrivare a venti ed è previsto che tutte le telecamere della produzione televisiva legata al match facciano confluire immagini in sala Var, senza esclusioni. In Bundesliga il numero varia tra diciannove e ventuno, nella Premier infine è stato implementato un sistema di sei telecamere per ciascuna area di rigore con una visuale in 3D per ridurre al minimo il margine di errore nelle decisioni.

Siamo indietro anche in fatto di Var, insomma, per risorse impiegate, anche se siamo stati precursori e possiamo contare adesso sulla centrale unica di Lissone frutto di un grande investimento. Ora arriverà in A a stretto giro anche il fuorigioco semiautomatico, in anticipo, e si rinnova eternamente la speranza che non si ripetano più errori.

In campo, non dovrà farne la Signora dopo l’onorevole sconfitta di Parigi. Allegri stesso aveva definito la sfida coi portoghesi come quella che avrebbe deciso il futuro stagionale dei suoi in Europa. Il centrocampo, con Pogba, Locatelli e Rabiot fuori, vieta ogni invenzione tattica. Di Maria potrebbe vedersi nella ripresa, il tandem Vlahovic-Milik, quello che tanti definivano impossibie, è invece già la realtà più solida per una Juve perennemente di lavori in corso.

Le probabili formazioni.

Juventus (3-5-2): Perin; Danilo, Bonucci, Bremer; Cuadrado, Miretti, Paredes, McKennie, Kostic; Vlahovic, Milik. All.: Allegri. Benfica (4-2-3-1): Vlachodimos; Gilberto, António Silva, Otamendi, Grimaldo; Florentino, Enzo Fernández; João Mário, Rafa Silva, Neres; Goncalo Ramos. All.: Schmidt.

Arbitro: Zwayer (Germania).

Tv: ore 21 Amazon Prime.