Joya ritrovata e McKennie: la carica Juve

"Torno presto", posta Dybala: può esserci col Porto. Scongiurato anche lo stop di De Ligt. Riscattato ieri il centrocampista Usa

di Paolo Grilli

Il 3-0 allo Spezia è stato un balsamo per l’animo sofferto della Juve, per quanto dall’effetto temporaneo. Servono nuove certezze, oltre a una inevitabile concatenazione di eventi, per sperare di riuscire in un inseguimento alla vetta che avrebbe del prodigioso, per come si sono messe le cose. E una di queste può essere Paulo Dybala, il grande assente del turbolento periodo della Signora. La Joya non scende in campo da quasi due mesi: era il 10 gennaio quando l’argentino si infortunò al ginocchio contro il Sassuolo. Ma ora il collaterale sembra a posto, e Paulo twitta "Torno presto". La speranza è che possa esserci in panchina, se non sabato con la Lazio, almeno contro il Porto martedì nel ritorno di Champions, gara dal peso enorme in una stagione in altalena: una stagione che sinora ha visto l’argentino raccogliere due reti in 11 gare in campionato, e una in cinque presenze nella grande coppa. Troppo poco, per lui, a maggior ragione in un attacco che si è dovuto riadattare di continuo anche per lo stop di Morata, ora finalmente alle spalle.

Un altro sorriso in casa Juve arriva con la notizia che De Ligt non ha riportato lesioni al polpaccio nel riscaldamento di martedì prima della gara dello Stadium. E così l’olandese potrà presto rientrare in gruppo e puntellare una difesa in emergenza da almeno due settimane.

La Juve però pensa anche al futuro e riscatta Weston McKennie, arrivato in prestito dallo Schalke. Alla società tedesca andranno 18,5 milioni di euro, pagabile in tre esercizi. Altri 6,5 potrebbero rimpinguare le casse del club teutonico nel caso si verificassero le condizioni per il bonus. Sommati ai 4,5 milioni di euro pagati per il prestito, l’affare arriva a sfiorare i 30 milioni di euro. Il centrocampista texano è il quarto giocatore più usato da Pirlo per numero di presenze (31 finora, su 36 partite) e il quarto più prolifico per gol segnati (5, dietro ai soli Ronaldo, Morata e Chiesa). Ha firmato in estate un contratto fino al 2025 da circa 2,5 milioni di euro l’anno.

Chi non fa calcoli è Gigi Buffon, il monumento bianconero. "Nella mia testa c’è davvero un limite massimo che è giugno 2023 – ha detto il portierone 43enne al Guardian –. Veramente non andrei oltre. Ma potrei anche decidere di smettere dopo i prossimi quattro mesi. Si dice che alla mia età il declino arriva tutto in una volta – prosegue Buffon –. Ma non ci credo. Le sensazioni che ho adesso non mi fanno pensare che ci possa essere un crollo all’improvviso. Di certo non avrei mai immaginato di giocare così a lungo. Penso che sia una bella storia".