Jacobs a fari spenti, contro tutto e tutti

Mondiali, domani notte le batterie dei 100: Marcell ci sarà dopo l’infortunio, la concorrenza è agguerrita. Coach Camossi: "È pronto"

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di Leo Turrini

"Io andrò ai Mondiali per battere tutti. Paura non ne ho, anche se so bene che quando fai sport al massimo livello non sai mai in che condizioni sarai e quale sarà il livello dei tuoi avversari…"

Marcellino Jacobs così mi aveva raccontato il suo stato d’animo poco più di un mese fa, quando ci eravamo ritrovati per parlare del suo bellissimo libro. Adesso ci siamo, in America sta per iniziare la rassegna iridata che vale come una sorta di verifica d’autore per l’eroe olimpico dei 100 metri.

È giusto riconoscere in anticipo, a scanso di equivoci, che l’erede azzurro di Usain Bolt si è avvicinato all’evento in maniera non ottimale. Tra pause imposte da un virus (non il Covid) contratto in Africa e incidenti muscolari, all’aperto Jacobs ha gareggiato pochissimo. Giusto un paio di apparizioni, con risultati cronometrici non entusiasmanti (tempi superiori ai dieci secondi netti, per intenderci).

Il rovescio della medaglia, in questo caso oggettivamente incoraggiante, sta nel fatto che l’erede di Pietro Mennea si era presentato a primavera più o meno nelle stesse condizioni ai mondiali da disputare al coperto. E in quell’occasione, nonostante le profezie contrarie, Jacobs era comunque riuscito a vincere.

A Eugene, nell’Oregon, tutto sarà tremendamente più difficile. Ma una cosa può essere affermata qui e ora, senza timore di smentite: Marcellino pane e vino non si nasconde dietro l’aureola olimpica. Come ha raccontato il suo allenatore, l’ex triplista Paolo Camossi, è pronto a provarci. Anzi, vuole provarci.

I rivali. Il resto del mondo non ho mai digerito bene l’impresa olimpica dell’azzurro. Anzi, già nei giorni magici di Tokyo, si moltiplicarono le calunnie, le cattiverie, le interpretazioni maliziose. Facile intuire, allora, come la concorrenza voglia approfittare delle gare di Eugene per ridimensionare il presunto “usurpatore”.

Quattro sono i padroni di casa statunitensi, da tenere d’occhio sin dalle batterie della prossima notte: Kerley, Bromell, Bracy e Coleman. Poi ci sono i giamaicani Seville e Blake, il sud africano Simbine, il canadese De Grasse, il keniano Omanyale. Tutta gente che nel corso della stagione è scesa sotto i dieci netti.

E in finale ci sono soltanto otto posti…

Il programma. I mondiali di Eugene inizieranno domani sera, con le qualificazioni del martello maschile. Alle 19.10 italiane la qualificazione di Tamberi e Fassinotti nell’alto, alle 20,45 le batterie della 4x400 mista, alle 21.05 la qualificazione del martello femminile (Fantini). Le prime medaglie saranno assegnata nella notte tra domani e sabato, nelle 20 km di marcia in cui schieriamo Colombi e Trapletti nella femminile, Fortunato e Picchiottino nella maschile. Le batterie dei 100 metri con i nostri Jacobs e Ali sono previste dalle 3.50 della notte.