Italia-Serbia, sotto rete è una sfida infinita

Europei di volley, battuta la Germania di Giani nei quarti: i giovani di De Giorgi sabato cercano un posto nella finalissima

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italia

3

GERMANIA

0

(25-13, 25-18, 25-19)

ITALIA: Giannelli 2, Michieletto 13, Anzani 3, Pinali 11, Lavia 12, Galassi 4, Balaso (L), ne Recine, Bottolo, Romanò, Sbertoli, Piccinelli (L), Ricci, Cortesia. All. De Giorgi.

GERMANIA: Kaliberda 5, Brehme 1, Grozer, Karlitzek 11, Krick 5, Zimmermann 1, Zenger (L), Schott, Weber 8, Krage 2, Tille, ne Fromm, Reichert, Goralek. All. Giani.

Arbitri: Porvaznik e Rajkovic.

Note: spettatori 1.895, durata set 21’, 25’, 30’ tot. 1h 16’. Italia: 4 ace, 12 bs, 10 m, 4 e. Germania: 0 ace, 17 bs, 2 m, 9 e.

di Doriano Rabotti

OSTRAVA (Repubblica Ceca)

E adesso viene il bello, ma comunque vada sarà una festa e chissà, vivendola a cuor leggero questa Italia giovane e coraggiosa potrebbe anche prolungare un’estate indimenticabile per i nostri colori.

Gli azzurri sono in semifinale a sei anni dall’ultima volta, sabato se la vedranno con la Serbia, e qui l’asticella si alza davvero: pure gli avversari sono in fase di ricostruzione, ma hanno cambiato meno e quindi hanno qualche certezza in più. Comunque è fisiologico che quando arrivi a giocarti un podio agli Europei il livello degli avversari salga.

Ieri la Germania di Giani si è squagliata subito come il suo opposto, il temuto Grozer, rimasto a secco nel tabellino come un qualsiasi Barcellona di Champions League. Cambiato presto per la disperazione, Grozer, è stato chiaro fin da quel momento che l’Italia aveva in mano il proprio destino, che poveva centrare una semifinale che alla partenza per la Repubblica Ceca in pochi avrebbero pronosticato, vista la giovinezza anagrafica e agonistica del gruppo di De Giorgi. Adesso il gruppo si trasferirà in Polonia, dove a Katowice si terranno sabato e domenica le gare che assegneranno i posti sul podio e dove i padroni di casa, rinforzati dal cubano naturalizzato Leon e comunque campioni del mondo in carica, sono gli ovvi favoriti dopo l’uscita di scena della Francia.

Ma ci sarà tempo per preoccuparsi dei polacchi, un sogno per volta, come direbbe il filosofo.

Ieri intanto i ragazzi di De Giorgi sono stati perfetti nell’applicazione del piano tattico, e abbastanza esperti da gestire senza distrazioni il match, dopo averlo messo in discesa: "Siamo chiaramente felici – ha detto De Giorgi alla fine –. Un allenatore al termine di una partita così non può che essere soddisfatto, siamo contenti anche per la maglia azzurra che torna tra le migliori 4 in Europa. I ragazzi sanno che nella nostra testa ora non deve cambiare nulla, ma è importante la crescita di personalità durante la gara e l’intero torneo. Stanno risolvendo da squadra situazioni difficili".

Sabato alle 17.20 (ma l’orario può cambiare) la semifinale contro la Serbia non è paragonabile alla finale che le azzurre hanno vinto alzando il trofeo femminile, anche perché stavolta si gioca in campo neutro. Ma è un altro rito di passaggio importante: finora i giovani azzurri ne hanno azzeccati sette su sette.

L’altra semifinale sarà tra la Polonia e la Slovenia di Alberto Giuliani, che ha battuto 3-0 la Repubblica Ceca.