Italia Immobile, la Polonia mette la freccia

Pellegrini illude gli azzurri, Van de Beek fa 1-1 per l’Olanda e ora Lewandowski & C fuggono al comando. Ciro si mangia il 2-1

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di Fabrizio Carcano

Rimpianti azzurri nella notte di Bergamo. All’Italia non riesce il colpaccio che avrebbe consentito di restare al primo posto nel girone A di Nations League a due gare dalla fine, mettendo fuori casa l’Olanda, l’avversario sulla carta più temibile, battuto ad Amsterdam ad agosto.

Nazionale scavalcata dalla Polonia, vittoriosa con la Bosnia, e bloccata sul pareggio casalingo per 1-1 dagli orange di De Boer, meno confusi tatticamente di quanto si pensasse alla vigilia dopo il doppio cambio di ct nei mesi estivi e decisamente meglio impostata rispetto all’ultima gara pareggiata in Bosnia.

Tanti i rimpianti per la squadra di Roberto Mancini, che risente dell’assenza davanti di Belotti in una serata dove la scarpa d’oro di Immobile è impolverata e non brilla.

Il bomber della Lazio si divora due occasioni nitide in contropiede, nel primo tempo e nella ripresa, che avrebbero potuto cambiare una partita che l’Italia nei primi 25 minuti sembrava avere saldamente in mano.

Dopo un avvio di marca azzurra, con spinte di Chiesa a destra, tagli di Barella e l’affondo letale di Lorenzo Pellegrini che al quarto d’ora la sblocca scattando sul filo del fuorigioco, imbeccato da Barella in combinazione con Chiesa. Una volta in vantaggio l’Italia potrebbe chiuderla con Immobile ma fallisce il colpo decisivo e l’Olanda risorge con un contropiede di Hateboer e Blind che innesca una mischia dove Van de Beek insacca su rimpallo di Bonucci.

Sul pareggio l’Olanda ci crede, spinta dal talento di Depay e Wijnaldum gli orange sfiorano il raddoppio, mancando la porta o trovando interventi decisivi di Chiellini. L’Italia sbanda ma si riprende, potrebbe tornare avanti con un contropiede fallito da Immobile, ma continua a spingere, grazie all’innesto del baby Kean, in cerca dei tre punti che chiuderebbero il girone.

Non arriva il gol e il pareggio è giusto perché l’Olanda ha fatto la sua partita e meritato il punto che tiene aperti i giochi, con gli azzurri che con sei punti restano davanti agli olandesi, terzi con cinque, mentre la Polonia che ha travolto la Bosnia si è issata al primo posto con 7.

Ora tutto si deciderà a novembre, con le ultime due gare contro la Polonia, in casa, e poi in Bosnia.