Giovedì 25 Aprile 2024

Italia a Varsavia Sfida per tornare tra le grandi

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di Paolo Manili

Ha preso il via ieri a Varsavia la finalissima della European Equestrian Federation, che nella prova a squadre di dopodomani, domenica (Csio "quattro stelle"), mette in palio non uno bensì due trofei di massima importanza, soprattutto per gli azzurri. Il primo naturalmente è il podio del circuito, il secondo è, per alcune squadre come l’Italia, la promozione in Divisione Uno. Le nazioni in campo domenica saranno: Belgio, Germania, Irlanda, Olanda, Polonia, Svezia, (quest’ultima nel 2023 sarà retrocessa in Eef, un paradosso dei regolamenti pensando che è oro olimpico a Tokyo). Indi Austria, Italia, Portogallo, Spagna e Ungheria: la meglio classificata di queste cinque l’anno prossimo gareggerà nella massima Divisione. Chiara l’importanza della posta in gioco: competere ai vertici significa, oltre che prestigio e visibilità -aspetti cari agli sponsor- confrontarsi per tutta la stagione con le altre "superpotenze" del salto ostacoli e abituare i cavalli a un altro livello di competizioni, lo stesso livello che poi si ritrova nei campionati continentali e mondiali, anticamera delle Olimpiadi. Per il Csio di Varsavia il c.t. Marco Porro ha convocato i binomi azzurri più competitivi del momento: Lorenzo De Luca (Scuderia 1918 Highlight), Emanuele Camilli (Chadellano PS), Riccardo Pisani (Charlemagne JT Z), Piergiorgio Bucci (Carpe Diem, foto Grassia), Guido Franchi (Vulcan de Retaud). Solo dopo le prime gare Porro deciderà il quartetto da mandare in campo domenica e chi lasciare in panchina.

C’è anche la giovane campionessa italiana, Francesca Ciriesi (Chacco’s Boy), ma solo nelle prove individuali. La finalissima di Varsavia di salto ostacoli anticipa di una sola settimana il camponato mondiale di completo (27 nazioni, 90 binomi) ai Pratoni del Vivaro (15-18 settembre).