Istinto e velocità, Goggia fulmine in discesa

Dopo cinque podi Sofia torna a vincere: e lo fa col casco dedicato alla "sua" Bergamo. Impresa e pettorale rosso da leader in classifica

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di Gianmario Bonzi

E sono otto successi in Coppa del Mondo, come Karen Putzer. Sofia Goggia e il suo casco (con impressa l’immagine di Bergamo) stanno scalando le classifiche italiane, vertiginosamente. Dopo cinque podi, ma senza vittoria (l’ultimo venerdì), la campionessa olimpica in carica di discesa sfata finalmente il tabù Val d’Isere, su una pista amata in realtà, e lo fa con una prova clamorosa, sistemando le parti tecniche, eliminando gli errori, trovando le linee giuste con il suo istinto unico per la velocità, che la porta a decelerare meno di tutte nelle zone più difficili. Dove ha vinto la gara, rimontando 7 decimi alla sempre costante Corinne Suter (seconda) e ben nove alla nuova scoperta americana, Breezy Johnson, da Squaw Valley, terza come il giorno prima. Morale, successo esaltante nella discesa sulla Oreiller-Killy, pista completa, veloce, interessante per le ragazze, primo posto nella classifica di specialità (con pettorale rosso, in coabitazione con Suter) e sensazioni di quelle magiche, con vista su una stagione che si annuncia clamorosa. Anche perché il feeling con il gigante è quasi ritrovato, completamente. Con il recupero a pieno regime suo, di Stuhec, delle americane, della Gisin in velocità, non sarà così semplice per Petra Vlhova (ieri fuori dalla zona punti, ma sempre leader della generale) difendersi tra discesa e superG, il che lascia aperta ogni possibilità per la Coppa assoluta, per tante atlete (oltre a quelle citate, la detentrice Brignone, ieri a riposo precauzionale, Bassino, Shiffrin). L’Italia femminile macina vittorie, podi e record: mai prima di ieri aveva conquistato 3 successi nelle prime otto gare stagionali (2 con Bassino, tra Soelden e Courchevel, e appunto Goggia). Il primato assoluto nella singola annata è 10, della stagione 1996-1997. Ma l’anno scorso furono 8, con 11 gare in meno... Sofia: "Sono molto contenta di essere tornata sul gradino più alto del podio, non era scontato, anche perché ho patito un po’ i dolori del numero fatto venerdì per rimanere in piedi. Sono stata costretta a ricorrere a un’iniezione di antidolorifico, ma quando sale l’adrenalina da gara, poi non senti più niente. Nella discesa di venerdì era stato migliore l’atteggiamento, ma forse sono andata oltre il limite; ieri invece ho sciato meglio dal punto di vista tecnico. Rimango in modalità "work in progress", ogni passo è una conquista sul percorso che mi porterà fino a marzo". Le altre italiane: 15a E. Curtoni, 17a Pirovano, 24a Francesca Marsaglia, 29a N. Delago, 40a M. Bassino, scesa col penalizzante numero 1 (anche se Goggia aveva il 3) e col freno a mano tirato dopo le cadute di venerdì. Oggi primo superG stagionale, stessa pista, ore 11 (diretta RaiSport ed Eurosport).