Inzaghi rinnova e c’è l’accordo per Lukaku

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di Mattia Todisco

L’Inter e Simone Inzaghi hanno firmato il rinnovo di contratto fino al 2024. Un accordo che presuppone un aumento di ingaggio, da 4 a 5,5 milioni di euro, come premio per quanto fatto nella stagione appena conclusa. Al primo tentativo, infatti, Inzaghi ha portato a casa Supercoppa Italiana e Coppa Italia, sfiorando il tris con lo scudetto (sfumato per due punti). Nonostante la delusione per la festa vissuta in città dalla rivale di sempre, il Milan, la società e in particolare il presidente Zhang hanno apprezzato quanto prodotto dal tecnico, arrivato in una situazione non facilissima. Persi Eriksen, Hakimi e Lukaku tra i titolari, raccolta la difficile eredità di Conte, l’allenatore spera oggi di poter ripartire proprio da uno dei tre pilastri che avevano lasciato Appiano un’estate fa.

Per questo ha chiesto, quasi come "premio alla firma", di insistere con il Chelsea per il prestito di Lukaku. L’offerta dell’Inter è passata dagli iniziali 5 a 8 milioni di euro più 2 di bonus per il trasferimento nel prossimo anno, raggiungendo così la quota 10 richiesta dal Chelsea. Già oggi ci sarà lo scambio di documenti e il calciatore (che su Intagram ha messo un “like” al post di Zhang sul rinnovo del tecnico) potrà quindi iniziare la sua seconda avventura a Milano.

Sembravano fino ad ora collimanti anche le intenzioni della dirigenza interista e di Paulo Dybala. Lo sono ancora, ma a determinate condizioni.

L’attaccante aspetta una telefonata, il club nerazzurro deve però abbassare un po’ la quota ingaggi e scoprire qualche casella. Quella di Vidal, a cui probabilmente verrà versato quanto previsto nella buonuscita inserita nel contratto (4 milioni di euro). Quella di Sanchez, al quale si sono interessate alcune società senza finora avanzare proposte concrete.

Non è escluso che anche per la punta si vada verso una transazione. A quel punto, se davvero l’idea sarà quella di regalare a Inzaghi sia Lukaku che Dybala, bisognerà lo stesso procedere a un altro addio in attacco. Se la giocheranno Dzeko e Correa, probabilmente a seconda delle offerte che arriveranno. Se non ci saranno proposte allettanti, non è escluso che si cerchi un’altra transazione e l’indiziato non può che essere il bosniaco, per età e perché a un anno dalla scadenza. Nel capitolo cessioni si inseriscono i discorsi con il Paris Saint-Germain per Skriniar. Le parti restano distanti (80 milioni chiesti, 60 più bonus proposti) ma nelle sue dichiarazioni di due giorni fa Beppe Marotta ha lasciato più che una porta aperta alla grande cessione in difesa, nonché all’arrivo di Bremer. È la direzione verso cui si proverà ad andare per garantire sostenibilità e competitività, due concetti che la dirigenza sta provando a far andare di pari passo.

Intanto ieri il presidente del Psg Nasser Al-Khelaifi ha chiuso le porte all’arrivo di Zinedine Zidane sulla panchina del club francese: "Abbiamo fatto un’altra scelta per la prossima stagione, sarà la miglior opzione per la nostra idea tattica. Ha detto a Le Parisien il numero uno del Psg, che ha confermato le trattative con l’attuale allenatore di Nizza, Christophe Galtier: "Spero che troveremo presto un accordo ma rispetto Nizza e il presidente Jean-Pierre Rivère, ognuno sta difendendo i propri interessi", ha dichiarato Al-Khelaifi.