di Mattia Todisco
Il derby d’Italia è della Juventus e come ogni sfida tra nerazzurri e bianconeri le polemiche non mancano. Nemmeno nel post-partita. Il primo a parlare tra i due allenatori è Massimiliano Allegri. "Prima di farmi buttar fuori ho deciso di andare via, visto che sono anche diffidato – dice il tecnico, che ha abbandonato la panchina a pochi minuti dal triplice fischio - C’è una crescita generale di tutta la squadra. Difensivamente non ci siamo mai fatti saltare. Dobbiamo migliorare quando ripartiamo perché qualche tre contro due dovevamo fare meglio. Ma la squadra ha cuore e ha passione. Chi sta fuori non può capire la situazione in cui siamo. Ci siamo trovati a -15, ora siamo a 41 punti e non è facile trovare le motivazioni perché in campionato siamo indietro. E abbiamo anche Europa League e Coppa Italia". Sul fallo di mano di Rabiot nell’azione del gol, Allegri risponde per le rime: "Non mi fate arrabbiare, della gara con la Salernitana non si è detto nulla ed era un fatto oggettivo – dice –. Gli episodi si accettano nel bene e nel male, noi siamo signori in questo. Non era una partita facile da arbitrare, andare a cercare il mano o non mano dopo una prestazione del genere...". Diverso, non potrebbe essere altrimenti, l’umore di Inzaghi. "C’è grande amarezza per una sconfitta così. Dopo Monza ci eravamo ripromessi di non parlare più ma stasera ne è successa un’altra. In epoca Var è un gol inaccettabile. Siamo amareggiati e chiediamo rispetto. Mi dicono che non ci sono immagini, a me sembra che ne siano venti diverse - commenta il tecnico –. Sapevamo che le ripartenze sono una loro caratteristica. Siamo stati anche bravi da questo punto di vista. Tecnicamente abbiamo sbagliato più del solito ma parliamo di una gara viziata e che ci rallenta in campionato. Troppa differenza tra l’Inter in Serie A e Champions? Sono d’accordo con la disamina, ma devo vedere che stasera a differenza di altre partite non c’è stata la sbavatura nostra, c’è stata quella della terna. Per atteggiamento alla squadra non ho nulla da dire".