Inter, sacrificio Hakimi. Allegri rifà la Juve

Inzaghi deve ancora firmare e già rischia di perdere un big: dal Psg 60 milioni per l’esterno. Max torna e ordina: fuori Ronaldo

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di Mattia Todisco

L’ufficialità è slittata a settimana prossima. C’erano ancora dei dettagli da definire, ieri, tra l’Inter e Simone Inzaghi. Nulla che possa evitare un matrimonio a cui le parti si apprestano con reciproca soddisfazione e che diventerà effettivo alla firma sul biennale da 4 milioni circa più bonus. Massimo all’inizio della prossima settimana sarà tutto fatto. Disegnare l’Inter del nuovo allenatore sarà un esercizio più facile quando sarà chiaro chi dovrà partire. Va ormai dato per scontato che tra le cessioni ce ne sarà una particolarmente dolorosa, legata alle offerte che arriveranno. Il PSG sta spingendo forte per Hakimi (l’affare potrebbe chiudersi per 60 milioni), Real e Atletico pensano a Lautaro Martinez ed è nota la stima di Guardiola per Alessandro Bastoni (che proprio ieri ha ufficialmente rinnovato il contratto fino al 2024). Nel ricevere il Premio Rosa Camuna 2021 per il club, l’ad Alessandro Antonello ha sottolineato l’intenzione di "lottare per le prime posizioni il prossimo anno" con un progetto "all’altezza della squadra vincitrice dello scudetto". In fondo, anche togliendo un giocatore importante, l’Inter resterebbe una candidata per il titolo.

Difficile pensare che a partire possa essere De Vrij, sebbene il suo arrivo a Milano a parametro zero ormai tre anni fa permetterebbe un’importante plusvalenza. L’olandese è esploso nella Lazio proprio grazie a Simone Inzaghi, di cui è stato un pretoriano fino a quando non è stato strappato dall’Inter poco prima di un vero e proprio spareggio Champions che riguardava proprio biancocelesti e nerazzurri. Lo stesso vale, al momento, per Skriniar che in un’intervista ha ribadito di voler restare in città, pur colpito dall’addio di Conte. Impensabile rinunciare a Barella e Lukaku, pilastri della squadra presente e futura. Tra i parametri zero è stata esercitata l’opzione per il rinnovo di D’Ambrosio, mentre per la situazione di Ranocchia varrà l’opinione di Inzaghi. Tornerà Dimarco dal prestito al Verona, chissà se troverà Perisic nel reparto esterni, visto che anche il croato è nella lista di quelli per cui si valutano proposte. Quel che è certo è che non ci si discosterà dal 3-5-2. Sarà differente da quello visto a Roma, in cui c’era Milinkovic-Savic a fare da punto di riferimento in mediana con caratteristiche che non sono presenti nella rosa ad Appiano. Tanto meno è pensabile che l’Inter abbia i margini per avvicinarsi a Lotito e chiederne i servigi. Non è estate da grandi colpi. Anzi.