Giovedì 18 Aprile 2024

Inter, per ora basta un campione del mondo

Lautaro sigla la doppietta a Cremona che vale il secondo posto. Skriniar ha firmato: parte subito se il Psg alza l’offerta da 10 milioni

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di Mattia Todisco

È una vittoria, sofferta ma una vittoria. La Cremonese fa il suo, va avanti con Okereke, poi si scatena il campione del mondo Lautaro e l’Inter vince 2-1 allo "Zini" issandosi momentaneamente al secondo posto, in attesa delle rivali. In serata la notizia attesa ormai da qualche giorno: Skriniar ha firmato per il Paris Saint-Germain, a questo punto resta solo da capire se l’Inter riuscirà a guadagnare qualcosa cedendolo a gennaio (ma non per i 10 milioni offerti dai parigini) o se la separazione avverrà in estate. A Cremona lo slovacco non c’è (squalificato). Una volta di più, nell’appuntamento in trasferta, il finale vive su qualche sofferenza di troppo per una squadra che dovrebbe essere abituata alla gestione delle pressioni. Brividi che passano indenni e che non intaccano un successo globalmente meritato. Particolarmente in avvio la pressione interista è costante. Gli ospiti collezionano calci d’angolo in serie fin dai primi minuti, mettono alle strette la difesa grigiorossa puntando soprattutto sulle palle alte. Eppure segna Okereke, con un gol meraviglioso, segno che qualcosa gira storto anche quando l’approccio è positivo. Serve reagire anche mentalmente, l’Inter lo fa con calma e il compito diventa più facile quando puoi poggiare su Dzeko e Martinez. Il primo propizia i gol, il secondo li segna. Il resto della squadra conserva. "Io sono contentissimo, i ragazzi hanno fatto una grandissima gara approcciata nel migliore dei modi – dice Inzaghi a Dazn a fine gara - L’eurogol subito avrebbe potuto crearci problemi e invece siamo rimasti sul pezzo. Abbiamo affrontato una squadra che ha vinto in Coppa a Napoli e fatto punti a Bologna. Il primo tempo penso sia finito 15 tiri a 1, per cui sono contento. La squadra nel finale è rimasta un po’ lunga perché loro calciavano molto su Ciofani e Dessers per cui ho chiesto di accorciare, ma sono molto soddisfatto della prova di titolari e subentrati". È stata evitata la replica del sanguinoso 2-2 di Monza, al contrario il gol subito in trasferta è una consuetudine che non si riesce a fermare. La fortuna dei nerazzurri è che i numeri difensivi in casa sono all’opposto, altrimenti la classifica sarebbe molto differente. "Ci stiamo lavorando, sappiamo che siamo l’Inter e abbiamo l’obbligo di non subire così tanti gol – risponde Inzaghi -. Uno così difficilmente non lo subisci, ma dobbiamo sempre far meglio. Se devo trovare delle pecche, probabilmente abbiamo sbagliato qualche rifinitura nell’ultimo passaggio che ci avrebbe evitato di arrivare alla fine ancora sul 2-1". Ora l’Atalanta in Coppa Italia, quindi il derby di domenica in A. "Ci penseremo dopo martedì, sperando di recuperare alcuni giocatori - dice ancora Inzaghi - Skriniar? Dovete chiedere a Marotta e Ausilio". Perché d’attualità non c’è solo il campo, con il capitano della squadra vicino all’addio. Ieri era squalificato e la fascia l’ha presa Lautaro. Male non gli ha portato. "Venivamo da una sconfitta in dieci, giocare in inferiorità numerica è sempre complicato – racconta l’argentino -. Abbiamo lavorato e ce l’abbiamo fatta con fatica. Saranno tutte così fino alla fine, dobbiamo essere pronti e andare alla guerra. I miei gol? Spero di arrivare al massimo, significherebbe aver dato una mano alla squadra. La corsa la facciamo su di noi perché abbiamo perso tanti punti e dobbiamo recuperare. Tredici punti sono tanti, pensiamo a noi e a migliorare ogni giorno. Il derby? Prima c’è l’Atalanta".