Inter, la Coppa più bella: Juve a zero titoli

Trionfo ai supplementari in Tim Cup: la doppietta di Perisic regala il secondo trofeo stagionale a Inzaghi. Bianconeri furiosi, Allegri espulso

La gioia infinita dell’Inter per il 4-2 che vale il secondo titolo stagionale

La gioia infinita dell’Inter per il 4-2 che vale il secondo titolo stagionale

Altro che “coppetta“, come bofonchiano quelli che non arrivano sino in fondo. L’atto conclusivo della Coppa Italia, con 70mila presenti all’Olimpico (e oltre cinque milioni d’incasso), è stato uno spot meraviglioso per il nostro calcio. Ritmo, intensità, gol, emozioni e immancabili polemiche nella sfida (fra le quattro giocate) più bella e rocambolesca della stagione. Solo che cinquantasette anni dopo la storia non si ripete: nell’ultima finale che aveva visto di fronte fronte bianconeri e nerazzurri furono i primi ad imporsi (1-0), ieri a festeggiare il secondo trofeo del 2021-2022 è stata l’Inter con un pirotecnico 4-2 griffato Perisic, autore di una doppietta nei supplementari. Dopo undici anni, invece, la Juventus chiude la stagione con “zero titoli“. E infiniti rimpianti.

Finale Coppa Italia: le pagelle di Inter e Juve

Inzaghi senza Bastoni e Dumfries (dentro Darmian e D’Ambrosio), mentre Allegri lasciava Bonucci e Morata in panchina. Dopo appena sette giri di lancette era Barella a “spaccare“ il match con una prodezza balistica da ventitrè metri che sorprendeva Perin. Juventus stordita e incapace di offendere, l’Inter al contrario dimostrava buona capacità di palleggio ma non affondava. Solo al 22’ i bianconeri si affacciavano nell’area avversaria e in centoventi secondi sfioravano due volte il pareggio: prima Dybala calciava centrale da buona posizione, poi sempre l’argentino innescava Vlahovic che in diagonale impegnava Handanovic. Si accendeva la Joya (nel prepartita “scaricato“ sia da Nedved che da Marotta), si accendeva tutta la Juventus nuovamente pericolosa alla mezz’ora, prima con De Ligt e poi ancora con Dybala che sprecava da ottima posizione. Rilassata mentalmente e narcotizzata dal pressing alto degli Allegri-boys, l’Inter si affidava a Perisic per le uniche ripartenze pericolose. Prima del giro di boa entrava Morata al posto dell’acciaccato Danilo (con arretramento di Cuadrado) per una Juventus a trazione anteriore. Di fatto lo spagnolo cambiava la partita in avvio di ripresa: prima reclamava il rigore dopo un contatto con De Vrij, poi (4’) “sporcava“ la conclusione di Alex Sandro che ingannava Handanovic (1-1) e subito dopo dava il là al contropiede che metteva Vlahovic in condizione di siglare il 2-1. Inter ribaltata in due minuti. Inzaghi inseriva Correa, Dimarco e Dumfries, Allegri rispondeva con Bonucci e Locatelli. Pochi schemi, tanta intensità e grandi praterie nell’emozionante finale con i nerazzurri riversati in avanti e i bianconeri pericolosi in contropiede. Altra svolta al 28’: Martinez messo giù in area da Bonucci e De Ligt, impeccabile la trasformazione dal dischetto di Calhanoglu. Poi le scintille fra Allegri e la panchina dell’Inter, Martinez furioso con Inzaghi al momento del cambio e i supplementari. De Ligt causava un nuovo rigore (assegnato grazie al Var) affondando De Vrij: Perisic riportava avanti l’Inter e cinque minuti dopo proprio il croato chiudeva il match con un mancino pazzesco. Altro parapiglia, Allegri espulso e portato di peso fuori dal campo. E’ sempre Inter-Juventus. E come a gennaio (Supercoppa), sorridono ancora i nerazzurri.