Giovedì 25 Aprile 2024

Inter, il rebus è sempre lo stesso: Lukaku

Inzaghi non avrà Brozovic, ma spera di recuperare Romelu che non ha ancora lasciato il segno. Il derby d’Arabia è l’occasione

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di Mattia Todisco

Il primo trofeo della stagione aspetta una tra Inter e Milan. I nerazzurri c’erano già un anno fa, ci saranno anche mercoledì sera, nella finale che consegnerà la Supercoppa Italiana. Dal derby d’Italia con la Juve a quello di Milano, l’obiettivo è sempre riempire ulteriormente una bacheca che non si sa quanto potrà fregiarsi di altri allori da qui a fine annata.

In campionato si viaggia a -10 dalla prima, anche se almeno in chiave qualificazione alla Champions League l’ultimo turno non è stato negativo (due punti presi al Milan e tre alla Juventus). La Coppa Italia vivrà entro breve i quarti di finale, a cui l’Inter si è qualificata, detentrice del trofeo e senza più una rivale come i concittadini rossoneri. C’è ancora tanto da giocare, partite che conteranno anche più di questa finale ormai prossima. La Supercoppa, però, può dare una spinta emotiva al di là della possibilità di vincere un torneo. Non è cosa da poco, un derby da poter vincere conquistando un’altra Coppa. Inzaghi dovrà però considerare fino all’ultimo come stanno i muscoli di alcuni giocatori chiave. Handanovic e Brozovic, come ha detto lo stesso tecnico, non dovrebbero farcela. Per fortuna di Inzaghi almeno Calhanoglu ha recuperato subito dall’acciacco patito a Monza, mentre Barella è tornato per qualche minuto sabato a San Siro contro il Verona ed è lanciato verso un rientro da titolare.

Grandi dubbi su Romelu Lukaku. Il belga si è di nuovo inserito in corsia dei box. Il calvario in cui è entrato dal momento del suo ritorno a Milano (in realtà potremmo dire già nella stagione vissuta al Chelsea) sembra non avere fine. Intoppi su intoppi, prestazioni (rare, viste le molte gare saltate) che non possono essere sufficienti per chi vanta l’ingaggio più alto in squadra e due stagioni come quelle vissute nell’era Conte, trascinatore della squadra scudettata e con in carniere anche un secondo posto e una finale di Europa League. Dzeko e Martinez stanno facendo quel che devono. Un po’ meno Correa, chissà che all’argentino non faccia bene giocare lontano dal Meazza, dove il pubblico di casa non lo ama particolarmente. In attacco Inzaghi ha chiuso l’ultima partita contro l’Hellas giocando con il fedelissimo "Tucu" e un 2005 come Valentin Carboni, belle speranze ma certo non ancora pronto per affrontare con continuità una categoria come la massima serie.

A maggior ragione, serve il miglior Lukaku. Non la versione vista all’U-Power Stadium prima dell’ennesimo alt.