Venerdì 19 Aprile 2024

Infortuni e bocciature, un mondo di assenze

Abraham e Smalling scartati dal ct, Pogba, Lo Celso,Wijnaldum e Coutinho fermi ai box, Firmino e Rebic non convocati per scelta

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di Paolo Franci

C’è il re degli ignorati. E cioè colui che ambisce al titolo di sovrano tra i giocatori non convocati a sorpresa. E poi c’è il Mondiale dei cerotti e delle bende, quello della sfortuna che ci vede benissimo e ti punta gli occhi addosso. È quello che sembrava fosse accaduto a Sadio Manè, infortunato alla testa del perone, a un passo dal forfait ma alla fine convocato dal ct senegalese Aliou Cissé, anche se potrebbe giocare solo dalla terza gara.

E cosa dire della doppietta francese più dolorosa degli ultimi anni? Rinunciare a Pogba e Kantè significa togliere due zampe al tavolo francese. Un muscolo traditore ha invece privato l’Argentina del talento di Lo Celso. Sempre nell’infermeria più vip del pallone, si sapeva purtroppo da metà agosto che la Nazionale Oranje avrebbe dovuto fare a meno di un cardine come Giorginio Wijnaldum, rimpianto da Mourinho per la sua Roma un giorno sì e l’altro pure. Sempre nel club dei Friedkin, ha rischiato grosso Paulo Dybala che invece rientrerà col Torino e dovrebbe dunque esserci.

Tra i grandi infortunati del Brasile c’è invece Philippe Coutinho, messo fuori gioco da un muscolo malandrino e traditore. E non è per niente banale e leggera l’assenza di uno dei big del Portogallo di CR7, quel Diogo Jota per il quale stravede Jurgen Klopp e costretto a scuotere la testa per un infortunio al polpaccio. La rottura del legamento sindesmotico della caviglia sinistra ha fermato il bomber del Lipsia Timo Werner. Se il ct inglese Southgate è nella bufera per una serie di contestatissime convocazioni (e non), di sicuro non avrebbe potuto indossare la maglia dei tre leoni Ben Chilwell per un problema tendineo al ginocchio, così come è pesante l’assenza di Reece James, messo fuori gioco da un problema al ginocchio accusato contro il Milan. Salterà il Mondiale per infortunio gravissimo – frattura perone e legamenti della caviglia sinistra – uno dei simboli della nazionale messicana, Jesus Corona.

Ci sono, poi, gli ignorati. I trombati sul filo di lana. Come Roberto Firmino, l’attaccante brasiliano che fin qui ha segnato di più in stagione ma ignorato dal ct Tita. Scomparso tra le nebbie Robin Gosens, ignorato da Flick a causa dello scarso utilizzo nell’Inter. Quattro gol in 19 gare dopo l’exploit dello scorso anno che lo avevano portato prepotentemente nell’attico del gol d’elite. Tammy Abraham è stato bocciato da Gareth Southgate a causa di un rendimento preoccupante per la Roma. Incomprensibile però, l’aver ignorato Tomori e Smalling, due tra i migliori centrali del nostro campionato. Si dice che per il milanista galeotta fu la doppia prestazione con il Chelsea, certo non all’altezza del suo rendimento. Il ct Zlatko Delic ha invece deciso di non convocare Ante Rebic, che ha pagato la forte concorrenza nel parco attaccanti della Croazia.

Ci sono poi le superstar, dominatrici della scena mondiale, che in Qatar non ci saranno perche le loro nazionali non si sono qualificate. Partendo dal più forte attaccante al mondo, Erlin Haaland, che ha pagato la mediocrità della Norvegia. Stesso discorso per Momo Salah e il suo Egitto, ma anche di Jan Oblak, portiere sloveno dell’Atletico Madrid. Eppoi Luis Diaz, Ibra, Riyad Mahrez, David Alaba e non solo. Compresi, ahinoi, i nostri ragazzi in azzurro.