Sabato 20 Aprile 2024

Indiani il concittadino di Spalletti fa felici gli 8mila di Tavarnelle

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di Giampaolo Marchini

Il San Donato Tavarnelle è in serie C. Da non credere. O meglio, ci hanno creduto quei quattro amici al bar (forse qualcuno in più: Fabrizio Fusi, Andrea Bacci, Luciano Santucci, Marcello Brogi, Luigi Rodani, Gino Capacci, Francesco Cellesi, Fabio Ermini e Romano La Rocca) che nel 2006 decisero che l’unione dovesse fare la forza. Per necessità. Non un aspetto banale nella terra dei campanili dove il senso di appartenenza è il sale della competizione, soprattutto sportiva. Ma per arrivare a un successo storico per la società che nel 2006 nacque dalla fusione della Libertas Tavarnelle (fondata nel 1927) e del San Donato in Poggio, c’era proprio bisogno di coagularsi attorno alla passione di tutto un ambiente. Passione anche di dirigenti capaci di creare un club vincente, dopo campionati passati a mettere un tassello dopo l’altro, fino a centrare quello che sportivamente è il traguardo più incredibile per una zona di soli ottomila anime. Anime che non si sono perse una gara della squadra, costruita dal ds Egidio Bicchierai, allenata da Paolo Indiani, certaldese di nascita come Luciano Spalletti. E come il tecnico del Napoli, Indiani è partito dal basso, diventando però un maestro di calcio. Lucchese, Crotone, Pistoiese, tra le altre. Ma il capolavoro resta l’ultimo, campionato straordinario, condotto in testa.

La vittoria per 1-0 ottenuta in trasferta sul campo del Flaminia, a Civita Castellana (Viterbo), ha certificato solo l’organizzazione, la determinazione e anche la capacità di soffrire nei momenti difficili di un gruppo di qualità. Con la rete di fatta da Antonino Pino il San Donato Tavarnelle ha segnato ottantacinque gol. I festeggiamenti ufficiali domenica allo stadio ’Leonardo Pianigiani’ nell’ultima gara del campionato che la squadra gialloblù disputerà con gli umbri del Cannara, già retrocessi.

Momenti difficili, dicevamo. Ma anche passaggi chiave, non banali, come la vittoria sul campo del Poggibonsi, eterna rivale nella corsa alla promozione. Un 2-1 che ha certificato le ambizioni dei gialloblù, staccando definitivamente i giallorossi, volando verso la serie C. Una macchina quasi perfetta. Dicevamo degli ottantacinque gol segnati e solo 30 subiti, con Federico Russo (20 reti) e Edoardo Marzierli (19) la punta di un iceberg solido.

Adesso c’è solo spazio per i festeggiamenti, poi bisognerà pensare a un’altra sfida, affascinante e difficile: rimanere nei professionisti, con la politica di aggiungere sempre un mattoncino alla volta. A iniziare dal campo da gioco, visto che per la prossima stagione saranno probabilmente i rivali storici del Poggibonsi ad ospitare i rivali. Con buona pace dei campanili. La Toscana è bella anche per questo.