Martedì 16 Aprile 2024

Incredibile Bastianini, nel nome di Fausto

Nadia Gresini guida il team da un anno, dopo la morte del marito: al debutto in Motogp ha vinto con la Ducati. "Emozione pazzesca"

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di Mattia Grandi

Un anno e undici giorni di tempo per trasformare le lacrime di dolore in quelle di gioia. Era mattina quel 23 febbraio 2021 quando, all’ospedale Maggiore di Bologna, Fausto Gresini concludeva la sua vita terrena dopo una lunga battaglia contro il Covid. E’ notte, invece, a Losail mentre Enea Bastianini transita per primo sotto la bandiera a scacchi della gara d’esordio della nuova stagione di MotoGp. La sua prima affermazione nella top class del motociclismo mondiale. In sella alla Ducati della Gresini Racing. Tu chiamale se vuoi emozioni, canterebbe Lucio Battisti.

Già, perché nessuno riuscirà mai a toglierci dalla testa che questa vittoria ha un qualcosa di miracoloso. Di sovrannaturale. O di Bestiale, se vogliamo giocare col soprannome di un altro degli splendidi fiori di quel giardino sempreverde che è La Terra De Mutor. La Romagna. Il cuore pulsante della passione motoristica che proprio sull’asse Imola-Faenza ha fatto da scenario quotidiano alle gesta di Gresini. Prima da pilota, due volte iridato, poi da team principal. Lungimirante e vincente.

E’ nella stessa Romagna che la moglie Nadia Padovani, insieme ai figli Lorenzo, Luca, Alice e Agnese, travolti dal peso dell’assenza e del dolore hanno deciso di raccogliere un’eredità che scotta. Sarebbe stato molto più facile per loro abbassare la serranda del box e salutare per sempre il circus. Nessuno, in fondo, gliene avrebbe fatto una colpa.

Ma la storia non poteva proprio finire così. Il sogno di Fausto doveva continuare. Condotta in porto la stagione 2021 di MotoGp, epilogo dell’accordo con Aprilia, comincia il tempo delle grandi manovre. Gli appunti di Fausto, scritti su un’agenda, come Stella Polare. La voglia di misurarsi di nuovo da team indipendente contro i giganti della specialità. Gli ammiccamenti con la Ducati. Due giovani piloti a cui dare una grande chance ricomponendo il binomio tricolore della squadra di Moto3 di qualche anno addietro. Insomma, un progetto in stile Gresini. Di quelli che piacciono e convincono. Così paure e timori si convertono in entusiasmo ed energie. E se questo non basta, c’è sempre la famiglia Gresini Racing a coprire le spalle.

Donne e uomini che Faustino aveva scelto in maniera certosina prima di prenderli in gruppo. La Padovani, con un passato da infermiera di professione e un presente da prima quota rosa al timone di una scuderia da top class del motomondiale, mette la firma sul contratto di partecipazione con Dorna. In tempi record. E per giunta da indipendenti, con Ducati e con Bastianini e Di Giannantonio in sella. Proprio come avrebbe voluto il marito che da lassù un bel sorriso dei suoi se lo sarà pur fatto. Ecco, basterebbe questo per gridare al miracolo. O al lieto fine.

Invece, no. Il capolavoro arriva in Qatar. Le lacrime di Nadia nei box assomigliano tanto alle nostre sul divano di casa. "E’ una emozione enorme, è pazzesco. Bravissimo Enea, è fantastico e un talento, una persona splendida, questa vittoria la dedico a mio marito".

Vincono la grinta, la tenacia, il coraggio e la determinazione. Vince la forza e la coesione di una famiglia come tante. Però romagnola. Vince Fausto che dal suo angolo in paradiso, perché uno come lui è sicuramente lì, avrà dato il via ad una delle sue leggendarie feste post gara. Trionfa ancora una volta la vita e perde il covid.

E’ tutto come nelle favole.