"In pista una nuova Sofia: sempre per vincere"

Sci, oggi a Lake Louise l’esordio stagionale di Goggia in discesa. "A trenta anni ho già fatto tanto, ma ho ancora molto da dare"

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di Gianmario Bonzi

A new Goggia. In inglese. Come la lingua che si parlerà da questa sera (via alle ore 20) sulle Rocky Mountains, in Canada, dove a Lake Louise scatterà la stagione delle discesiste nella Coppa del Mondo di sci alpino. Cadute, podi e gloria, la località nella provincia dell’Alberta resta nel destino di Sofia, che seppe imporsi tre volte in tre giorni un anno fa. Oggi la storia è nuova perché Goggia è stata affiancata, nel team elite, da un altro bergamasco (anche se di stanza a Legnano), "scelto" da lei, Luca Agazzi, classe ‘74, in passato anche con Lara Gut (assieme all’attuale skiman di Sofia, Greppi), per mantenere velocità e potenza, ma inserire stabilità e continuità nella sciata, partendo da un gran lavoro sviluppato in slalom gigante. Parola chiave: ridurre i rischi dopo troppe cadute e tanti infortuni.

Da stasera potrebbe iniziare una nuova fase della carriera. Sofia, com’è andata l’allenamento a Copper Mountain?

"Bene. Dopo i primi giorni abbiamo trovato bel tempo, ideale per realizzare allenamenti super proficui. All’inizio invece ha un po’ nevicato, motivo per cui abbiamo dovuto limitare le sessioni di allenamento. Ecco perché non sono andata a gareggiare a Killington, in gigante, dove Marta Bassino è salita sul podio, fermandomi ancora in Colorado per continuare la sperimentazione dei materiali sulla velocità".

Trent’anni appena compiuti. Pensieri e soprattutto ambizioni future?

"Guardandomi indietro penso di essere riuscita a realizzare molto, forse anche più di quello che mi sarei aspettata quando a 20 anni sognavo una carriera in Coppa del Mondo. Detto ciò i risultati ottenuti son sempre stati la spinta nel mio pensiero per dar tutta me stessa in questo modo. Ho ancora tanto da fare, quello è sicuro".

Come è nata l’esigenza di inserire in squadra Luca Agazzi?

"E’ nata anche tramite un’opportunità che mi è stata data, ovvero quella di scegliere una persona di riferimento, come era stato detto a ciascuna di noi tre del Team Elite, la sottoscritta, Marta (Bassino, NdC) e Federica (Brignone, NdC) alle Finali di Meribel. Abbiamo lavorato tanto sulla tecnica, cercando di destrutturare un po’ la mia sciata, creando i presupposti per spingere ancora, in maniera però più solida".

Condizioni eccellenti anche in Sudamerica. Cosa significa?

"Sì in Argentina abbiamo sciato veramente tanto, senza perdere una giornata e questo è incredibile. Il lavoro è risultato molto proficuo e per me è diventato un test fondamentale per capire se il ginocchio avrebbe tenuto o meno. Era quasi più un test mentale oltre che nella costruzione del programma impostato con Agazzi. Abbiamo fatto un allenamento specifico in gigante, sì, ma già dall’estate era iniziato un lavoro fatto di impostazione tecnica nuova. Per questo solo a Copper Mountain, pochi giorni fa, ho provato a cercare e trovare brillantezza e intensità in tutta la mia sciata, dal gigante alla velocità".

Zermatt-Cervinia, due discese cancellate che non verranno recuperate. Non è penalizzante per lei e una Lara Gut, in ottica Coppa generale?

"Sì, è stato un gran peccato. Chiaramente ora ci sono 200 punti in meno a disposizione, poi non è detto che le avrei vinte io quelle gare, ovviamente. Lascia un po’ di amarezza il fatto che slalom e gigante vengano sempre recuperati, le discipline veloci no, in caso di cancellazioni".

L’ultima stagione dopo l’infortunio a Cortina è stata la più stancante di sempre, mentalmente, per lei?

"Confermo, è stata veramente pesante, a livello fisico, mentale, non sono mai arrivata tanto esaurita alle ultime gare della stagione, in condizioni così pessime, persino. E’ stato difficile, idem recuperare dopo, con tutta la fisioterapia".

La Coppa generale esiste sempre nei suoi pensieri?

"L’obiettivo principale è essere continua dall’inizio alla fine, cercando di mantenere una forma fisica non dico eccellente, ma a un 80-85% del potenziale assoluto, in modo da poter ripartire ogni volta da lì. Senza avere insomma picchi di forma come forse è successo in passato, motivo per cui quest’anno ho con me, tramite Red Bull, il mio preparatore atletico, e sono felicissima di questa situazione".