Imola, un altro esame superato Ora il sogno è il tris col pubblico

E’ stato un Gp-show su un circuito vero: dopo due edizioni da ricordare, si lavora già per tornare nel 2022

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di Leo Turrini

Se era un esame, Imola lo ha superato a pienissimi voti. Erano anni che la Formula Uno non si godeva un Gran Premio così zeppo di emozioni. Di sicuro il meteo ha aiutato, alimentando eventi spettacolari. Ma, una volta di più, si è potuta apprezzare la differenza tra un circuito vero per uomini veri e tracciati disegnati freddamente al computer.

Futuro. "L’unico rimpianto è per la assenza del pubblico – conferma Stefano Domenicali, il capo della F1 –. Abbiamo ammirato una grande battaglia tra i piloti. Io sono imolese doc e sono quindi doppiamente contento".

Entusiastiche sono state le reazioni dei drivers. Dal vincitore Verstappen al battuto Hamilton, passando per Norris e Leclerc, l’opinione è stata unanime. A Imola vorrebbero tornarci tutti.

Già: ma quando?

La mappa. In meno di sei mesi, tra l’1 novembre e il 18 aprile, l’autodromo intitolato a Dino ed Enzo Ferrari ha ospitato due volte la Formula Uno. Circostanza resa possibile dagli effetti planetari della pandemia. Ma, ovviamente, tutti speriamo che il Covid diventi presto un ricordo.

Domanda, impertinente ma obbligatoria: in un mondo senza virus, ci sarà ancora spazio per Imola sulla mappa del mondiale?

L’impegno. Fortissimo è l’impegno in tal senso delle istituzioni. La Regione Emilia Romagna ha vinto la scommessa bis ed è pronta per il Triplete. Il governo, tramite il ministro degli Esteri Di Maio, ha già garantito un supporto concreto.

L’ostacolo da aggirare si chiama globalizzazione. Prima del disastro pandemico, la F1 si era data una regola: essendo tante le proposte, al massimo un Gran Premio per paese. E in Italia Monza non si tocca, per ragioni figlie della storia.

Ora però gli scenari sono cambiati. Ad esempio, è stata appena annunciata, per il 2022, una corsa a Miami, nella Florida di Donald Trump. Ma gli Usa sperano di recuperare anche l’appuntamento di Austin, in Texas.

Insomma, i margini per reinserire Imola nel calendario 2022 sono stretti ma non impossibili. Sarà necessario un lavoro intelligente di persuasione, facendo valere la qualità del modello organizzativo regionale.

Si può fare, sì.